Elezioni, M5S arretra nel Centro di Roma: Raggi verso il rimpasto, via Meloni

Elezioni, M5S arretra nel Centro di Roma: Raggi verso il rimpasto, via Meloni
di Simone Canettieri e Fabio Rossi
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Martedì 6 Marzo 2018, 14:34 - Ultimo aggiornamento: 18:28

Anche Virginia Raggi ha imparato l'arte della politica e dunque, prima regola: non bisogna rimanere mai fermi. Se il M5S a Roma è in flessione (sia rispetto alle politiche sia, soprattutto, rispetto alle regionali) la sindaca decide di «rilanciare» il Campidoglio. Oggi pomeriggio riunirà la maggioranza pentastellata e chiederà a tutti i consiglieri di stringere su una serie di grandi progetti per la città. Soprattutto annuncerà che ci sarà un bel po' di movimento in giunta: salterà l'assessore al commercio Adriano Meloni, situazione congelata da mesi (in pole il capo staff Leonardo Costanzo), saranno ridistribuite le deleghe e allo stesso tempo ci sarà anche un altro assessorato all'innovazione. Contestualmente scatterà la nuova macrostruttura del Campidoglio, con i cambi al vertice dei dirigenti. Così Raggi dà un'immagine rinnovata di sé e cancella un po' l'analisi di questo voto.

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LA FOTOGRAFIA
Complessivamente il centrosinistra tiene nei quartieri centrali e semicentrali, ampliando anche un po' il suo raggio d'azione, mentre il centrodestra sfonda nelle periferie, grazie soprattutto all'affermazione della Lega, riconquistando qualche posizione perduta negli ultimi anni e rompendo il monocolore dei Cinque stelle. Con il M5S che resta il primo partito, soprattutto lontano dalle Mura Aureliane, ma arretra in molte zone della città. Gli scrutini dei voti negli 11 collegi uninominali della Camera consegnano alcuni scostamenti rispetto alle comunali del 2016. Ora la cartina politica romana è più variegata.

I FORTINI
Il centrosinistra, in un panorama desolante a livello nazionale, difende però le sue posizioni nella Città eterna, rosicchiando anche qualche pezzetto di territorio ai pentastellati. Mantiene i pronostici nel centro storico, con il Pd al 28 per cento, undici punti sopra i grillini. Ma anche nel collegio 2 che, oltre al II Municipio già governato dal centrosinistra, comprende anche il quartiere di Montesacro, dove recentemente è saltata la giunta targata M5S. I dem danno però segnali di vita anche nel collegio 8 - che comprende quartieri come Appio-Latino, Eur Ardeatino, Ostiense e Torrino - in aree dove due anni fa i Cinque stelle avevano fatto filotto: adesso, invece, il Partito democratico si riprende la prima posizione, seppur per una manciata di voti, con il 26,09 per cento contro il 26,07 dei pentastellati. Rimonta quasi compiuta anche nel collegio 10, che comprende aree popolose come Portuense, Gianicolense, Aurelio e Magliana Vecchia: i dem risalgono al 25 per cento, un punto sotto i grillini che anche qui avevano fatto en plein alle Comunali, con +Europa che supera la soglia del 6 per cento.

Il centrodestra, intanto, riconquista il quadrante di Roma Nord, che fino ad alcuni anni fa era considerato una roccaforte pressoché inespugnabile, salvo poi essere violato prima dal centrosinistra (nel 2013) e poi dal M5S (nel 2016). Tra Ottavia e Val Melaina, passando per la Giustiniana e la Cassia, in questa tornata elettorale la coalizione Forza Italia-Lega-Fratelli d'Italia è tornata a mettere la testa avanti, trascinata dal risultato a doppia cifra di tutti e tre i partiti principali del centrodestra, con gli azzurri al 12 per cento, il Carroccio all'11 e il partito di Giorgia Meloni al 10. La prima lista resta però, nettamente, il M5S, al 30% Per il resto, il centrodestra è in ripresa a ridosso del Gra imponendosi a Velletri e a Marino.

LE CONFERME
I Cinque stelle, peraltro, si confermano primo partito in tutto il resto della città, pur con percentuali più basse rispetto all'exploit del 2016.

Al collegio del Collatino, da San Basilio a Lunghezza - una volta roccaforte della sinistra - i grillini danno 14 punti di distacco al Pd, in lieve ripresa. Divario più ampio nel collegio di Torre Angela, dal Prenestino alla Borghesiana, fortini ormai del M5S con il 36% Distanze nel collegio Tuscolano, dove i grillini raccolgono il 31 per cento e i dem il 23. Dalla periferia orientale a quella occidentale, vittoria pentastellata con lieve calo di consensi (sempre rispetto al 2016) anche nel collegio di Primavalle e quello di Ostia e Fiumicino, i Cinque stelle hanno superato quota 38 per cento.

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