Elezioni 2016, cresce il voto di protesta i romani tornano alle urne: dal 52,8% del 2013 al 57,2%

Elezioni 2016, cresce il voto di protesta i romani tornano alle urne: dal 52,8% del 2013 al 57,2%
di Maria Lombardi e Raffaella Troili
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Lunedì 6 Giugno 2016, 07:13 - Ultimo aggiornamento: 07:15
Roma vota con calma, prima gli anziani e i giovanissimi, i fedeli e gli entusiasti. Poi chi torna dal mare. Alla fine l'affluenza si attesta sul 57,2 per cento (1.352.027 persone), non altissima ma comunque superiore a quella del 2013 quando i votanti furono il 52,81% spalmati in 2 giorni. E vince il voto di protesta, la voglia di voltare le spalle al passato. Ad andare ai seggi più donne (711.148) che uomini (640.879). Al mattino, la città è degli anziani, gli unici a non mancare, tra domande strampalate, indecisioni, malaticci eppure regali. «La scheda rosa è per le femmine, quella azzurra per i maschi, me l'ha detto la mia amica, là fuori» entra sicura una signora. Garbatella, piazza Damiano Sauri, nella scuola dei Cesaroni, la Cesare Battisti, arrivano alla spicciolata, prima e dopo la messa. «Siamo sul 15/16% e sono tutte persone avanti con gli anni», sintetizza Emanuele presidente di un seggio, «oppure molto giovani». Chi si è perso sta nel mezzo, le famiglie, 40/50enni.

«PERCHÉ DUE SCHEDE?»Una lamentela è trasversale. «La scarsa informazione su come votare», dicono nella sezione 1253. «Avremo grossi problemi sul voto disgiunto, non sanno che le preferenze non possono essere dello stesso sesso, non conoscono tutti i nomi dei candidati a sindaco, ma chi è quel Michel...». Ma ci sono. Avvelenati o solo abituati a esprimere il voto. Scherzano, anche: «Me la può dare un po' più grande?», riferendosi alla scheda blu. All'alba è passata una signora classe 1926, non è l'unica, novantenni più o meno arzilli arrivano sotto braccio, passi lenti, ben vestiti. Capelli bianchi, girelli, bastoni, passione e pure disincanto. Alle 12 all'Appio nella scuola Ada Negri c'è un po' di fila che fa ben sperare, chi confida il voto si divide tra Raggi e Giachetti. Più tardi, si romperà un tavolo, un boato e una scrutatrice al pronto soccorso, con una contusione alla mano. Anche sulla Tuscolana, all'elementare Cagliero, gli anziani trainano la mattina, confusi ma presenti, «in pochi sapevano che c'erano due schede, quasi nessuno che si votava per il Municipio - spiegano presidenti e scrutatori - si lamentano per la grandezza della scheda blu, la accartocciano, non la sanno chiudere». Dice una signora, fuori: «Tanti candidati ti mandano messaggi per andarli a votare, ma ci fosse qualcuno che ti accompagna». In serata, un dramma. Alla media Mommsen, largo Tacchi Venturi, un signore di 86 anni è colto da infarto in cabina, muore. Eur, via dell'Elettronica, istituto comprensivo, anche qui alle 13 si sta sul 20%. «Ma che è un lenzuolo questa scheda?» ecco una signora dai capelli bianchi. Esce una coppia novantenne, soddisfatta: «Abbiamo capito tutto, alla fine». In via Nistri al Platone c'è chi fissa il muro: «Sappiamo chi votare ma non sappiamo come».

«BASTA CO' STI UOMINI»
«Chi voto? La Meloni. Ci piace, la conosciamo e poi abbiamo deciso di votare una donna, basta co' sti uomini magnoni». «Stiamo sul 50%» in serata al Rousseau, in via delle Sette chiese, inizia ad arrivare gente. «Sono tutti spiazzati, pensavano ci fosse solo una scheda», spiega Alessandro, presidente di seggio. Brontola la signora Anna, «non ci volevo venire tanto non cambia niente, ma un amico me l'ha chiesto. Ho 80 anni e ne ho viste di tutti i colori. Cambiano solo le poltrone».Seggi più affollati nelle periferie, nel quadrante Roma Est e Nord Est le percentuali di voto più alte. Lo zoccolo duro dell'elettorato, tra i 40 e i 70 anni, qui sceglie di non mancare. Pochissimi i ventenni. A giocarsi la partita Giorgia Meloni e Virginia Raggi. Entrambi voti di protesta, sottolineano diversi elettori. Ma se molti hanno messo la croce sul nome della Raggi spinti dall'emotività senza conoscere il programma, chi ha scelto la Meloni aveva ben chiare alcune delle proposte lanciate della candidata di Fratelli d'Italia. A viale Venezia Giulia V municipio Carla Bucciarelli ha invece segnato il nome della candidata penta-stellata basandosi sulla fiducia. «Non ho capito bene cosa intende fare per Roma ma spero che da persona nuova possa cambiare le cose».
 
«STAI AL MARE, GODITELO»Molti anziani e pochi giovani, il ritratto dell'elettorato nel quadrante Ovest. Buono il ritmo di voto in zona Aurelio. Lunghe code fino alle scale a indicare le sezioni ai seggi in largo Pio V, zona Carpegna, nell'attesa molti chiacchierano. «Ma chi te lo fa fare? Stai al mare, goditelo, tanto...», è il tono della telefonata che, alle 13, una donna fa a un'amica, davanti al Seneca, in via Stampini, Pineta Sacchetti. I più arrivano con pantaloncini corti e infradito, cercando di sbrigare la pratica velocemente. Gli scrutatori non hanno dubbi: «Bisogna aspettare che la gente torni dalla spiaggia». Sull'Aurelia, in via Marvasi, un 50enne scuote la testa: «Certo, mettere una votazione così importante di domenica e dopo il ponte... sembra studiato per non far venire la gente».

UNA PIZZA PER UN VOTO
Davanti all'istituto comprensivo Lambruschini, in via Suor Celeste Donati, al Trionfale, c'è qualche candidato che cerca la riconferma in municipio offrendo una margherita agli elettori. «È il solito sistema, l'hanno fatto qui e in altri seggi, abbiamo protestato», s'infiamma il rappresentante di lista del Movimento 5 stelle. «E poi abbiamo saputo anche di foto scattate in cabina con la scheda accanto al documento». 
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