Berlusconi: «Adottate un grillino, non si deve votare». La lezione di Silvio alle matricole azzurre

Berlusconi: «Adottate un grillino, non si deve votare». La lezione di Silvio alle matricole azzurre
di Mario Ajello
3 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Marzo 2018, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 08:24
«Quanto siete belli. Ma soprattutto, belle». Silvio è sempre lui. Il Cavaliere è in piena letizia. Eccolo nella grande riunione alla Sala della Regina di Montecitorio, con i 170 eletti, molti per la prima volta, di Forza Italia. Presenta una per una le new-entry in rosa: «E non sono solo belle, ma anche intelligenti». Ovazione per Matilde Siracusano, una morona siciliana che partecipò a Miss Italia nel 2005. «Conobbi Berlusconi, gli mandai il curriculum ed eccomi qua». Sorrisone. Ma occhio a Annalesa Tartaglione. «Il Re è tornato», dice di Silvio. E lei è sbarcata in Parlamento. Mentre Micaela Biancofiore è una veterana che conosce i messaggi in codice. «Vedete? Mi sono - annuncia - vestita di azzurro». Colore che non è il verde leghista. Si teme il rischio della cannibalizzazione politica da parte di Salvini in questa folla di neo-onorevoli. E chissà se Berlusconi si riferisce al capo lumbard, quando dice ai nuovi arrivati: «Non fatevi tentare da nulla». Devono fungere invece da tentatori. «Adotta un grillino», è la linea di Silvio. Ovvero: «L'obiettivo è quello di non andare a votare. Perché M5S prenderebbe il 40 per cento. Quindi, ognuno di voi deve farsi amico un grillino e convincerlo a non staccare la spina a questa legislatura». Una ragazza chiede alla vicina, neo-eletta come lei: «Possiamo offrire le caramelle ai cinque stelle?». Naturalmente, sempre Berlusconi assicura alla folla dei presenti che in fondo Salvini «è buono». E parla del Pd: «Loro sono in una fase di sbandamento acuto, possiamo spingerli a collaborare con il nostro governo almeno su alcuni provvedimenti».

L'AMICIZIA
E dunque questo primo appuntamento parlamentare è un po' una seduta motivazionale («Dovete essere tutti amici, e siamo tanti e forti») e un po' un ballo delle debuttanti. Ma anche una gita scolastica. Accompagnate da una funzionaria della Camera, visitano le bellezze del Palazzo le neo-onorevoli Giusy Versace - campionessa paralimpica - e Patrizia Marrocco, ex fidanzata di Paolo Berlusconi, produttrice di fiction ed eletta nel Lazio. Graziosa. Le dicono: «Lo sai che somigli a Mara Carfagna?» (che sta pochi metri più in là) e lei, simpaticamente: «Magari». Marta Fascina, amica di Francesca Pascale e multi-candidata come i super-big e naturalmente eletta, si aggira in questo esercito rosa-azzurro. Nella componente maschia, spicca Galliani che dice: «Spero che lo scudetto lo vinca il Napoli e non la Juve». E due senatori campani si toccano. Elisabetta Ripani, eletta a Grosseto, simpatica trentaduenne, confida: «Io ho un fuoco azzurro sempre acceso nel cuore. Ma ogni volta che parla il Presidente mi si accende di più». Molti dei nuovi, sia maschi sia femmine, però hanno adesso il compito di dare la caccia ai grillini ma non sanno come sono fatti. E allora chiedono nei corridoi del primo piano di Montecitorio: «Sono disponibili degli album delle figurine in cui riconoscerli?». Ma a Berlusconi sta a cuore anche il rapporto con i democrat. E Ghedini, il plenipotenziario, è il primo - dopo meno di un'ora - a lasciare questo bel consesso. «Ho alcune telefonate e un paio di incontri da fare». Pare che stia tessendo con il Nazareno, anche se gli viene meglio - come ha fatto e come alcuni lo accusano di aver fatto troppo - con Salvini rispettato e temuto.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA