A Roma i grillini doppiano il Pd: un voto di Marino su 3 va a loro

di Antonio Calitri
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Martedì 7 Giugno 2016, 08:56
ROMA - Con il 43% degli astenuti, la vittoria della M5S Virginia Raggi al primo turno delle comunali di Roma equivale alla scelta del 20% degli elettori romani. Appena il 14% invece per il secondo arrivato, il Pd Roberto Giachetti. In termini di voti ai partiti di riferimento, la differenza tra i due appare anche più netta: mentre la Raggi ne ha conquistati 453mila contro i 320mila di Giachetti, M5S ha addirittura doppiato il Pd, 412mila contro 200mila. E siccome nelle dinamiche del voto alle amministrative il secondo turno e sempre meno frequentato perché almeno una parte di chi ha votato per i candidati esclusi resta a casa, chi conquisterà il Campidoglio, lo farà grazie al favore di appena un quinto dei romani. Ma sono le dinamiche delle elezioni che nelle grandi città ormai hanno creato un partito dell'astensione che è maggioranza e va dal 40 al 46%. In questo contesto il dato della Capitale è in controtendenza con i partecipanti che sono aumentati dal 52,81% del 2013 al 57,19% di domenica scorsa. Chi ha votato chi invece, lo spiega lo studio sui flussi realizzato dall'istituto Swg, ricco di molte curiosità per comprendere il comportamento degli elettori.

RINGIOVANIMENTO
A partire dall'età. Nella capitale l'età media dei primi cinque sfidanti alla prima poltrona del Campidoglio è stata di 46,4 anni, un dato tutto sommato basso che va dalla più giovane Raggi di 37 anni al più anziano Giacchetti di 55, e tra loro, Giorgia Meloni (39), Alfio Marchini (51) e Stefano Fassina (51). Un ringiovanimento della politica cittadina se si considera che tre anni fa la sfida è stata tra Ignazio Marino che aveva 58 anni e Gianni Alemanno, 55. A fronte di questo, se la Raggi ha conquistato ben il 45% del voto dei giovani dai 18 ai 24 anni, l'altra più giovane candidata Meloni, non ha fatto breccia in questa fascia che l'ha votata soltanto per l'11% mentre la leader di FdI ha sfondato tra i 55-64 anni, che con il 24% è l'unica volta che supera anche la Raggi (che ne conquista il 22%). Giachetti invece conquista gli over sessantaquattrenni con una penetrazione del 18%, quasi quanto la somma di Raggi (10%) e Meloni (10%). Infine Marchini che curiosamente fa meglio tra giovanissimi (9%) e ultrasessantaquattrenni (8%).Interessante dopo le polemiche della campagna elettorale, la divisione del voto per genere. La Raggi ha conquistato in maggioranza gli uomini (23%) rispetto alle donne (17%). Discorso contrario per Meloni che ha fatto una campagna con il pancione e che venne invitata da Guido Bertolaso ad andare a fare la mamma, che invece è stata preferita soprattutto dalle donne (15%) contro il 9% degli uomini. Pari invece gli uomini (14%) e le donne (14%) che hanno votato Giachetti. E Marchini conquista più uomini (7%) che donne (5%).

TRASVERSALE
Per quanto riguarda l'area politica, l'attenzione è stata tutta per la Raggi visto che il movimento non è ancora chiaro dove va a pescare. Per Swg la candidata M5S ha conquistato il 35% di chi voto tre anni fa per Marino e il 15% di chi scelse Alemanno. Secondo i dati, M5S ha sfondato a sinistra (27%), nella non politica (24%) e nel centrodestra (21%). Giachetti è leader nel centrosinistra (45%) e penetra bene a sinistra (23%). Forte anche la presa di Meloni nella sua destra (51%) e nel centrodestra (30%). Per Marchini che tre anni fa aveva un profilo più moderato, i principali voti arrivano dal centrodestra (18%), poi destra (13%) e centro (10%).Infine la scolarizzazione degli elettori che per Giachetti è in prevalenza alta con il 17%, seguita da quella media (14%) e bassa (12%). Anche per Raggi al primo posto quella alta (27%) attaccata a quella media (26%), mentre la bassa è molto distanziata (11%). Discorso contrario invece per Meloni i cui voti provengono principalmente da aree di bassa scolarizzazione (15%) seguite dalla media (11%) e dall'alta (8%).