Università Cattolica, assalto a Medicina:
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Università Cattolica, assalto a Medicina: in mille sotto la tenda per i test
di Maria Lombardi
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Mercoledì 31 Agosto 2011, 14:01 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 23:24
ROMA - Sotto il tendone di plastica bianca la voce al microfono istruisce sull’uso dei pennarelli, provateli sul retro del foglio, usate solo quelli, e copre il picchiettare nervoso delle dita sui tavolini di legno. Pochi minuti alla distribuzione dei test. Mille e cento aspiranti medici bruciano in un’ora e mezza mesi di studio, speranze e stress. Le stesse labbra serrate degli altri studenti - sono in tutto più di cinquemila - stipati in 50 aule del Gemelli oltre che nella maxi-struttura, gli occhi che corrono velocissimi da un quesito all’altro. Ci sono centoventi crocette da piazzare al posto si spera giusto, e poi si vedrà cosa sarà di loro.



Tutta questione di concentrazione e rapidità: solo 45 secondi a disposizione per ogni domanda e nell’incertezza è meglio andare avanti. Nessuna esitazione se vuoi farcela, la mente deve scattare come in una corsa a ostacoli. «Fattibile, nessuna grande difficoltà. Tante domande di logica. Ma il tempo era davvero poco». Quasi tutti gli studenti all’uscita delle prove scritte per i test di ammissione ai corsi di laurea di Medicina e Odontoiatria della Cattolica si rammaricano d’aver lasciato parecchie caselle vuote. Ad attenderli sotto il sole o seduti sui gradini delle aiuole del Gemelli, una folla di genitori, tanti con trolley al seguito, più stremati dei figli.



Prima prova per chi sogna di indossare il camice bianco. Per la Cattolica record di candidati: 7.333 solo per Medicina convocati ieri mattina nella sede di Roma e per la prima volta anche in quelle di Milano (1.200) e Bari (800). Solo uno su 28 potrà entrare, i posti disponibili sono 282. Appena meglio per gli aspiranti dentisti: 567 iscritti alla prova per 22 posti messi a concorso. Il 60 per cento dei candidati è donna (4.744 ragazze contro 2.859 ragazzi). Arrivano da tutta Italia, in particolare dalla Campania, dalla Puglia, dalla Sicilia, dalla Calabria e dalla Lombardia.



«Le prove - assicura il preside della facoltà, Rocco Bellantone - si sono svolte in tranquillità e in perfetto ordine. I ragazzi mi sono sembrati più tranquilli dei genitori». Nessun espulso, così risulta dai verbali, i candidati sono stati corretti. «Erano duemila in più rispetto all’anno precedente», aggiunge il preside. «Qualche momento di disagio si è avuto al momento dell’identificazione vista l’altissima affluenza. Ma la procedura che consente di assegnare il codice a barre garantisce la massima trasparenza della prova». Le defezioni dell’ultimo minuto, calcola il preside della facoltà, sono state «pochissime». Si sono presentati quasi tutti i convocati.



Impossibile copiare, in ogni test le domande erano distribuite in modo diverso secondo settemila combinazioni. E poi il tempo a disposizione era talmente poco che sbirciare sul foglio del vicino sarebbe stato uno spreco inutile di secondi. Niente cultura generale, ma tanta logica, 90 le domande psico-attitudinali. «Siamo molto soddisfatti dei test preparati dalla società a cui ci siamo rivolti. Si è visto che i quiz di logica riescono a selezionare meglio gli studenti: chi li supera ha voti migliori agli esami e si laurea prima». Eliminare le prove d’accesso e selezionare durante il corso di laurea, come chiedono molti genitori? «Impossibile liberalizzare le iscrizioni se si vuole garantire agli studenti servizi e aule adeguate», risponde il preside.



E quello di ieri è solo il primo scoglio. Entro venerdì si conosceranno i nomi dei 600 candidati che hanno superato la prova scritta. Il secondo round prevede un colloquio con quattro intervistatori - tra cui uno psicologo - per valutare «le capacità cognitive, relazionali ed etico-morali del candidato», spiegano all’università.



L’esame orale si svolgerà solo nella sede di Roma a partire da 7 settembre. Anche il voto di maturità avrà un suo peso. «Incide per il 30% sul punteggio finale», spiega il preside. «Ciò non accade nell’università pubblica». Pure la prova orale si svolgerà nella «massima trasparenza», aggiunge Bellantona. «Il candidato sarà affidato la mattina stessa a una commissione e risponderà alla domanda di una delle cento buste a disposizione». Il prossimo anno il test d’ammissione alla Cattolica verrà fatto «ad aprile e saranno tenuti in considerazione i voti in tutte le materie degli ultimi 2 anni». Oggi circa 3.700 aspiranti camici bianchi tenteranno l’ingresso al San Raffaele di Milano.
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