Scuole aperte d'estate: si farà boxe, teatro e alta sartoria

Scuole aperte d'estate: si farà boxe, teatro e alta sartoria
di Lorena Loiacono
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Mercoledì 18 Maggio 2016, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 11:51

Disegnare e realizzare abiti da sposa, imparare le regole del pugilato o le ultime tecniche da parrucchiere tra i banchi di scuola, come se si avesse a che fare con l'aritmetica. Sono i corsi pronti a partire per il progetto Scuola al Centro, nato per togliere i ragazzi dalla strada e tenerli in classe. Quando la scuola di solito resta chiusa. Convincere uno studente a tornare tra i banchi il sabato pomeriggio o durante le vacanze estive non deve essere così semplice. E allora i presidi chiamano a raccolta tutte le potenzialità della scuola e del territorio per lasciare aperti gli istituti e coinvolgere gli studenti.

CORSI “EXTRACURRICOLARI”
L'informativa sul progetto, promosso dal ministero dell'istruzione per prevenire il fenomeno della dispersione scolastica, è in arrivo nelle scuole in questi giorni. I presidi dovranno valutare le possibilità economiche e la realizzazione pratica dell'iniziativa e potranno candidarsi al bando entro il 20 giugno, dopo aver preso in considerazione le risorse umane e strumentali a disposizione. L'obiettivo è attivare corsi extracurricolari di didattica innovativa. Che significa? Tradotto in esperienze pratiche, già collaudate da istituti pionieri nel settore, vuol dire che gli studenti devono essere messi nella condizione di preferire la scuola alla strada.

Di vedere nella propria scuola un punto di riferimento dove è possibile non solo studiare ma anche trascorrere il tempo libero. E allora ecco che nel liceo sportivo Archimede- Pacinotti di Roma viene messa in campo la vocazione dell'istituto puntando molto sull'attività fisica ma non solo. «Gli studenti - assicura la preside Valeria Santagata - non si staccherebbero mai dal pallone ma neanche dal computer. I nostri laboratori informatici gli permettono di diventare programmatori, di costruire robot e di usare la stampante tridimensionale. Devo ancora leggere il bando ma punterei su pc e sport, dal pugilato all'autodifesa che permettono anche di scaricare tanta aggressività, visto che si parla di aree a rischio e studenti da recuperare. Dalla nostra avremmo anche tante associazioni sportive pronte ad aiutarci così come Legambiente».
 
C'è anche chi, di fatto, ha anticipato i tempi effettuando corsi gratuiti di teatro nei pomeriggi in cui la scuola resta aperta per il tempo prolungato. È il caso dell'Alberto Manzi di Roma, dove domani i ragazzi delle medie metteranno in scena l'Inferno di Dante con vera professionalità.

LE CITTÀ
Scuola al Centro partirà con 10milioni di euro di finanziamento per 700 scuole nelle aree a rischio: a Roma saranno coinvolti almeno 136 istituti, a Milano almeno 172 istituti, a Palermo almeno 82 e a Napoli non meno di 275 istituti. A Napoli, quindi, va la fetta più grossa delle scuole e dei fondi, con oltre 4 milioni e 132mila euro da spendere. «Abbiamo aderito al progetto Aree a rischio e ora analizzeremo anche questo - spiega la preside del Virgilio 4 di Scampia, Lucia Vallaro - diamo da sempre molta attenzione al contrasto dei pericoli di una zona delicata come la nostra. I ragazzi infatti, finché sono a scuola, stanno bene. Poi iniziano i problemi. Purtroppo le famiglie non sono sempre favorevoli a mandare i figli a scuola anche nel periodo di chiusura». Esistono realtà infatti, in cui i genitori sono in carcere e il ragazzo deve pensare al resto della famiglia, a lavorare o semplicemente non ha nessuno che lo spinge a frequentare la scuola.

LA PROSPETTIVA DI UN FUTURO
La soluzione potrebbe arrivare dalle aule dell'Istituto Ilaria Alpi - Carlo Levi, sempre a Scampia, che ha organizzato un meccanismo virtuoso all'insegna della imprenditorialità: vere e proprie start up tra i banchi. A spiegare il percorso è la preside Rosalba Rotondi, da 32 anni in quella scuola, pronta a partecipare al bando: «Come coinvolgere questi ragazzi che vivono in un contesto difficile? Dandogli una possibilità, la prospettiva di un futuro che sia diverso dalla realtà in cui vivono. Partendo dal wedding planner della tv, che piace tanto ai ragazzi, confezioniamo abiti da sposa e svolgiamo corsi di trucco, da parrucchiera e da estetista, da barbiere e acconciatore: tutto quel che ruota intorno a un matrimonio, a una cerimonia.

Nel tempo ho coinvolto anche tante mamme che, entrando nella scuola dei figli, hanno poi ripreso gli studi per conseguire la licenza di terza media».

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