Scuola, nella Capitale la crisi delle private: i primati di Tasso, Virgilio e Orazio

Scuola, nella Capitale la crisi delle private: i primati di Tasso, Virgilio e Orazio
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Giovedì 9 Novembre 2017, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 10:38
Il primo dato è che le scuole pubbliche di Roma battono gli istituti privati. E non importa quali siano gli indirizzi superiori, se licei classici o scientifici oppure istituti superiori tecnico-professionali. Diversamente da altre regioni, per la fondazione Agnelli, che ha fotografato le migliori scuole romane nel nutrito paniere degli oltre 345 istituti, la differenza (in positivo) non la fanno le scuole a pagamento. Andiamo con ordine.
Tra i licei classici, rispetto al 2016, si passano il testimone il Mamiani e il Tasso. Il primo scivola in seconda posizione a favore dell'istituto in via Sicilia che invece sale al primo posto attestandosi come il miglior liceo Classico di Roma. Stabili invece il Visconti e il Socrate (rispettivamente quinto e sesto), mentre perde posizioni lo storico Virgilio di via Giulia, balzato agli onori delle cronache nelle ultime settimane per la disinibita occupazione messa a segno dagli studenti. Il liceo scende, infatti, dall'ottava alla decima posizione, mentre mantiene un unico primato nell'indirizzo Scientifico che dal quinto posto sale al primo. La medaglia di bronzo, per il secondo anno consecutivo, tra gli istituti che puntano sulla Matematica e la Fisica, va al liceo Volterra di Ciampino.
L'EXPLOIT DELL'ORAZIO
La novità in questa edizione la segna, invece, il liceo Orazio, primo tra i Linguistici, che passa dalla quinta posizione del 2016 alla prima, complice anche una rivisitazione della classica didattica. Il liceo, infatti, oltre alla letteratura e alla grammatica per il Francese, Inglese, Spagnolo e Tedesco, ha attivato dei percorsi complementari capaci di erudire gli studenti anche in campi propriamente universitari. Non a caso è stato attivato un percorso in lingua per le Relazioni internazionali, mentre nella classe di Tedesco si pensa già a insegnare come promuovere in lingua la cultura e l'accoglienza turistica. Non brillano (ma non è successo neanche in passato) gli istituti superiori privati che invece al nord e Milano lo insegna mantengono sempre un certo appeal e una discreta resa in termini di giudizi, qualità e preparazione degli studenti. Le uniche eccezioni si segnano all'interno del comparto dei licei delle Scienze umane dove tre scuole private (la San Paolo, la San Sisto e la Maria Immacolata) si dividono rispettivamente il quarto, settimo e decimo posto.
I TECNICO-PROFESSIONALI
Analisi diversa, invece, per i tecnico-professionali. Se per i licei la fondazione Agnelli ha tenuto in considerazione la media dei voti e degli esami superati da ex diplomati divenuti matricole universitarie, per gli istituti professionali è stato analizzato il livello di occupazione dei giovani dopo il diploma. Ecco che per l'indirizzo Economico il podio se lo dividono gli istituti Copernico di Pomezia, Bottardi e Magellano di Roma, mentre il Magnum (privato) crolla da un anno all'altro dal primo al 19esimo posto.
Per i tecnologici spunta nuovamente il Copernico di Pomezia (ma al terzo posto), preceduto dal Giovanni Giorgi e dal Cartesio. In tutti questi istituti le percentuali di diplomati occupati oscilla tra il 53 e il 46 per cento. Per i professionali nell'artigianato e nell'industria, invece, amara sorpresa per lo storico Roberto Rossellini, l'istituto superiore per il cinema e la tv. Rispetto allo scorso anno, quando ricopriva la quinta posizione e segnava il 30% di diplomati con un impiego in mano, quest'anno l'istituto è sceso all'11esimo posto, perdendo il 6% sul livello occupazionale dei neodiplomati.
Camilla Mozzetti
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