Vaccini obbligatori, anche la Francia si prepara a seguire l'esempio dell'Italia

Vaccini obbligatori, anche la Francia si prepara a seguire l'esempio dell'Italia
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Venerdì 16 Giugno 2017, 16:14 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 16:37
Il neo ministro francese alla Salute, Agnes Buzyn, intende portare a 11 i vaccini obligatori per i bambini. Lo annuncia lo stesso ministro in un'intervista rilasciata al quotidiano Le Parisien. E Buzyn,55 anni,  specialista in ematologia, elogia al riguardo quanto fatto dall'Italia in tal senso. «Non è tollerabile che ci siano dei bambini che ne muoiono», ha detto, precisando che dal 2008 i decessi sono stati 10. Abbiamo lo stesso problema - ha continuato - con la meningite. Non è sopportabile che un adolescente di 15 anni possa morire perché non è vaccinato. Stiamo pensando di rendere obbligatori tutti gli 11 vaccini per un tempo limitato, che potrebbe essere 5-10 anni. L'Italia lo ha fatto la settimana scorsa». 

La notizia è stata subito rilanciata anche su Twitter dal nostro ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin ed è stata anche poi commentata dal segretario del Pd, Matteo Renzi.

Con l'obbligo di vaccinazione per i bambini fino a sei anni «l'Italia va nella giusta direzione», lo ha detto all'Ansa il commissario Ue alla salute Vytenis Adriukaitis. Il «declino delle vaccinazioni non solo è pericoloso per la salute pubblica - ha osservato il commissario - ma è una minaccia per tutta l'umanità perché può aprire la porta al ritorno di malattie infettive che fino a pochi anni fa erano state fermate».
Il commissario ha fatto riferimento a patologie come il morbillo, che l'Europa prevedeva di debellare nel 2015, ma che invece continua a colpire. E, in alcuni paesi dell'Ue, a uccidere. «È possibile nell'Europa del XXI secolo dover contare i morti per morbillo? Eppure dobbiamo farlo, in Romania dall'anno scorso sono stati 29». In Italia il dibattito è sulla scelta individuale. «Quella è per gli adulti - ha rilevato Andriukaitis - ma per i bambini gli Stati sono obbligati a intervenire quando si tratta di misure per la salute, come prevede anche la Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia, sottoscritta da tutti i paesi membri dell'Ue». In una fase in cui «disinformazione e allarmismo creano paure infondate, vanno prese tutte le misure per aumentare la consapevolezza ma soprattutto il numero dei bambini vaccinati e l'Italia - ha concluso Andriukaitis - sta andando nella giusta direzione».
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