Lo chef Vissani difende D'Alema: i suoi vini? Buonissimi

Lo chef Vissani difende D'Alema: i suoi vini? Buonissimi
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Giovedì 2 Aprile 2015, 20:05 - Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 08:32

Un attestato di stima e di qualità. Che forse strappa un sorriso a Massimo D’Alema: dopo essere stato tirato in ballo dall’inchiesta di Napoli, per i rapporti tra la coop rossa Cpl Concordia e la sua azienda vinicola, e dopo la rispostaccia al giornalista della Rai, l’ex premier incassa le parole di un grande chef e di un amico.

Ci pensa infatti Gianfranco Vissani a difendere l’ex leader: «La prima bottiglia l'ho assaggiata io - racconta Vissani a Radio24 - non dovrei dirlo, ma i suoi vini sono molto buoni, sono dei grandi vini.

A livello dei migliori Bordeaux, visto che qualcuno ha detto che non valgono nulla a confronto di quelli francesi». «Specialmente il Narnot - aggiunge - un vino che ha classe, raffinatezza, eleganza. Lo ha fatto uno dei più grandi enologi italiani».

Ma non trova anche lei arrogante D'Alema? «Ma no, se uno lo conosce è l'uomo più semplice di questo mondo. Arrogante è il suo modo. Anch'io mando affanculo tutti, per forza, perché so fare il mio mestiere. Anche Gianni Rivera quando giocava a pallone nessuno lo poteva vedere, era duro e severo. Solo i numeri uno fanno così, quelli che sanno il fatto loro». Vincenzo De Luca, candidato Pd in Campania, ha detto che i vini di D'Alema sono una zozzeria: «De Luca a Salerno mangia la mozzarella, non beve vino. Non deve dire queste cose».

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