Pd al lavoro su un ddl adozioni: tempi più brevi e limiti di età ridotti

Pd al lavoro su un ddl adozioni: tempi più brevi e limiti di età ridotti
di Antonio Calitri
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Sabato 27 Febbraio 2016, 08:48 - Ultimo aggiornamento: 13:11

La cancellazione della stepchild adoption della legge sulle unioni civili ha fatto diventare una priorità per il partito democratico la riforma di tutte le adozioni, dove è in vigore una legge del 1983 che non fotografa i mutamenti della società italiana degli ultimi vent'anni. Con una riforma complessiva che riguarderà praticamente tutto, sia le adozioni nazionali che internazionali e che promette di tagliare le lungaggini e i costi delle attuali procedure. Un ddl blindato, assicurano i dem, firmato dai due capigruppo, Zanda e Rosato.

Cambieranno innanzitutto i requisiti di accesso passando dalla famiglia tradizionale al centro dell'attuale normativa alle diverse famiglie, alle unioni civili e anche alla possibilità di adozione per i single; verrà alzata poi l'età di accesso delle coppie alla procedura di adozione visto che la società è cambiata e che anche le famiglie si formano a un'età molto più avanzata rispetto al passato. Infine, per le adozioni internazionali dovrebbe essere sostituita l’attuale Cai (commissione adozioni internazionali) accusata spesso di immobilismo, con una vera e propria Agenzia legata al ministero degli Esteri e in grado di muoversi rapidamente sul panorama globale.
 
PRIMA MONTECITORIO
Insomma, il fallimento della stepchild adoption potrebbe rivelarsi molto positivo per l'intero paese visto che ha fatto diventare le adozioni una priorità di Matteo Renzi e del Parlamento. A ufficializzare il nuovo orientamento del Pd è stata ieri la senatrice Monica Cirinnà, autrice del testo sulle unioni civili che intervenendo alla trasmissione Agorà aveva annunciato: «Un ddl sulle adozioni per le coppie omosessuali è quasi pronto. Verrà incardinato alla Camera, dove i numeri sono sicuri, in modo che arriverà al Senato blindato». «Si tratterà di un testo che riguarderà tutte le adozioni ma se ne occuperanno a Montecitorio», ha sottolineato, «proprio per incardinarlo lì dove la maggioranza è più forte». In prima linea per il Pd ci sono tre donne, la responsabile welfare e terzo settore della segreteria nazionale Micaela Campagna, la vicepresidente dell'assemblea nazionale Sandra Zampa e la responsabile infanzia e adolescenza Vanna Iori. 
 
«La nostra idea», spiega la deputata Campana, «è quella di mettere mano a una riforma complessiva delle adozioni attraverso uno studio a tappeto che è già stato deliberata dall'ufficio di presidenza della commissione giustizia della Camera. Si tratta di un'indagine conoscitiva che partirà con il via libera della presidenza della Camera che immagino arriverà presto. Faremo una verifica approfondita ma veloce con tutti i soggetti e gli operatori che si occupano di adozioni sul territorio oltre che con le famiglie per una riforma che riguarderà in particolar modo la semplificazione delle procedure che com'è noto sono dispendiose e lunghe oltre a una valutazione dei requisiti delle adozioni che riguarderà sia gli eterosessuali che gli omosessuali. E lavoreremo di concerto con i senatori Pd che hanno già prodotto molto a riguardo».

IL TESTO
Dopo l'indagine che dovrebbe durare massimo un mese, si passerà alla scrittura del testo che, continua Campana, «focalizzerà l'attenzione su come è cambiato il quadro delle famiglie del nostro paese». Con le adozioni che oggi non sono accessibili né a single, né a coppie di fatto, aggiunge Zampa, «oggi la magistratura continua a supplire a compiti che spetterebbero al legislatore e per questo si vede la necessità di riformare l'intero sistema tenendo conto che il modello di famiglia è cambiato. La legge sulle adozioni non teneva conto della realtà di oggi. Ora le cose sono cambiate ed è bene che la norma venga riformata anche se il suo impianto è un ottimo impianto». Per quanto riguarda le adozioni internazionali, ci sono più proposte di legge «ed è un bene che il tema venga affrontato tutto insieme», avverte Zampa. «Vanno infatti alleggeriti i costi e semplificate le procedure ma occorre dire che molte volte le complicazioni non dipendono dall'Italia ma dalle situazione di alcuni paesi di provenienza dei bambini». E che il Pd ha deciso di fare delle adozioni una priorità lo dimostra anche la convocazione per mercoledì prossimo del gruppo della Camera per discutere le linea da tenere sull'argomento. 

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