Il presidente della Repubblica ha poi sottolineato che bisogna «combattere il traffico anti-umano con tutte le energie necessarie e anche con una visione di insieme. Occorre promuovere cooperazione e sviluppo per prosciugare i bacini dell'estrema indigenza che inducono ad affidarsi a organizzazioni criminali prive di scrupoli. Occorre fermare le armi che destabilizzano intere società per promuovere pace, diritti, civiltà. E occorre individuare e colpire con strumenti adeguati le organizzazioni dei trafficanti, spezzando reti di complicità e connivenza».
«La comunità internazionale non può assistere, imbelle, a queste tragedie - ha concluso Mattarella - Gran parte delle vittime della tratta sono donne e bambini. Il loro grido di dolore non resti inascoltato. Il loro diritto alla vita e i loro diritti fondamentali sono strettamente connessi ai nostri. Nessun popolo o cittadino può restare indifferente finché uno solo tra gli esseri umani è costretto a vivere come schiavo. Nel Mediterraneo questo impegno ha molta attinenza con il contrasto alle bande criminali che gestiscono il traffico di migranti e profughi».
Boldrini: «Tratta è schiavitù contemporanea». «Una vergogna che abbiamo sotto i nostri occhi, sulle strade, nelle campagne, e con la quale non si può continuare a convivere.
La tratta di esseri umani, questa autentica schiavitù contemporanea quasi sempre di natura sessuale, è una piaga che colpisce in tutto il mondo decine di milioni di persone, in gran parte donne e bambine, ma è circondata ancora da troppa indifferenza». Lo afferma la presidente della Camera Laura Boldrini. «A tutti gli Stati è richiesto di fare di più, e anche al nostro Paese - continua Boldrini - L'Italia è infatti seconda soltanto alla Polonia, in Europa, per numero di vittime del traffico di esseri umani. Vittime che hanno attraversato la Libia conoscendo l'orrore, e dopo essere scampate alle acque del Mediterraneo subiscono nel nostro continente un nuovo drammatico sfruttamento».
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