Tangenti, l'Anm a Renzi: «Andare oltre le polemiche. Toghe delegittimate anche dal premier»

Tangenti, l'Anm a Renzi: «Andare oltre le polemiche. Toghe delegittimate anche dal premier»
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Mercoledì 18 Marzo 2015, 08:58 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 15:29
Bisogna «andare oltre le polemiche, che rischiano di mettere in ombra i veri temi, la corruzione e le buone riforme». Lo ha detto Rodolfo Sabelli, presidente dell'Anm ad Agorà, dopo lo scontro di ieri con il premier Matteo Renzi ribadendo che «le riforme sbagliate in tema di corruzione unite alla delegittimazione della magistratura costituiscono un cocktail che produce frutti avvelenati, di cui oggi vediamo gli effetti».



Anche con il governo Renzi non è finita la «delegittimazione» dei magistrati cominciata

«da più di 20 anni», ha invece sottolineato il segretario dell'Anm, Maurizio Carbone. Le riforme del governo che hanno riguardato i magistrati, sulla responsabilità civile e sulle ferie, sono state «accompagnate dal slogan delegittimanti», ha aggiunto a Radio anch'io.



Sabelli ha tuttavia riconosciuto che sulla riforma del falso in bilancio «c'è un'inversione di tendenza», ma ha insistito sul punto che sulla corruzione «bisogna fare di più». Considerato che dalle ultime indagini emergono rapporti tra questo fenomeno e quello della criminalità organizzata, ha proseguito, «vanno estese alla corruzione le regole di indagine che valgono per la mafia», intercettazioni comprese.



Quanto poi all'Autorità anticorruzione evocata ieri da Renzi a riprova dell'impegno del governo sul fronte della corruzione, Sabelli ha osservato che agisce sul piano della prevenzione che è «fondamentale, ma non basta: occorre intervenire anche sul lato della repressione e della diffusione di una cultura della legalità.