Intesa Renzi-Berlusconi, Fassina: mi vergogno
quell'accordo non l'ha fatto il Pd
non dovevamo rilegittimare il Cav»

Intesa Renzi-Berlusconi, Fassina: mi vergogno quell'accordo non l'ha fatto il Pd non dovevamo rilegittimare il Cav»
5 Minuti di Lettura
Domenica 19 Gennaio 2014, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 07:51

L'accordo non stato fatto dal Pd, che si dovr esprimere, ma dal segretario Renzi ha detto oggi Stefano Fassina, esponente della minoranza interna del Pd, durante la trasmissione "L'intervista" su Sky Tg24. Fassina ha criticato il segretario Renzi per l'incontro e l'intesa con Berlusconi. «Da ieri pomeriggio - ha detto Fassina - la legge è un pò meno uguale per tutti. Mi sono un po' vergognato come dirigente del Pd nel vedere l'incontro Renzi con Berlusconi. E' stato un errore politico. Andava certo coinvolta FI, ma ci sono i capigruppo e non dovevamo certo rilegittimare il Cavaliere per la terza volta, dopo che c'è stata una sentenza di condanna».

Fassina: sulla legge elettorale consultare la base. «Renzi non ha la maggioranza dei voti degli iscritti del partito - dice Fassina - e quindi, come prevede lo statuto, sarebbe possibile consultare la base, gli iscritti, anche per via telematica, rapidamente, per sapere cosa pensi della legge elettorale. Si può fare».

«Non farò alcuna scissione - promette Fassina - Resto e credo nel partito come sempre. Lavoreremo perchè certe posizioni possano farsi sentire ed esprimere la loro forza nel Pd».

«Meglio le elezioni se Renzi non sostiene il governo». «Sono molto preoccupato per questo antagonismo del segretario del Pd al governo - dice Fassina - Fare critiche senza tener conto delle difficoltà e di quello che si è fatto. Se Renzi non sostiene il governo meglio andare ad elezioni. Il segretario non può considerare questo quasi un governo tecnico. Se questo non accade meglio che si voti».

Renzi: accordo alla luce del sole. «Sono stato eletto alle primarie per cambiare le regole del gioco, per rilanciare sul lavoro, per dare un orizzonte al Pd e all'Italia. Dopo 20 anni di chiacchiere, in un mese abbiamo il primo obiettivo a portata di mano» scrive su Facebook Matteo Renzi che parla di «accordo, trasparente e alla luce del sole» con Berlusconi.

«L'accordo, trasparente e alla luce del sole, è molto semplice - dice Renzi - Si fa una legge elettorale per cui chi vince governa stabilmente senza il diritto di ricatto dei partitini: suggerisco a chi critica la legge di aspettare almeno di sapere come è fatta, io la presento domani in direzione alle 16».

«Nasce il Senato delle Autonomie». Il segretario del Pd ricorda poi gli altri due punti dell'accordo con Berlusconi, e cioè la riforma del Titolo V e del Senato: «Nasce il Senato delle Autonomie: via i senatori eletti, via i loro stipendi con riduzione del numero dei parlamentari e dei costi della politica. Si cambia il titolo V, superando non solo le province ma semplificando anche il ruolo delle Regioni (energia, turismo, grandi reti): in più i consiglieri regionali riducono indennità a quelle dei sindaci e si cancellano i rimborsi-scandalo ai gruppi. Tutto questo produce un miliardo di euro di risparmio, come promesso».

«Non più partitini che ricattano». «Finalmente - prosegue Renzi - la politica passa dalle parole ai fatti. Questo accordo è oggi a portata di mano. Certo, non ci saranno più i partitini a ricattare (come è accaduto troppe volte), non ci saranno più mille parlamentari, non ci saranno più i rimborsoni dei consiglieri regionali. Però, forse, ridaremo credibilità alla politica. Per una volta facciamo ciò che abbiamo promesso. E questo mi sembra l'unico modo per cambiare verso...».

Alfano: Forza Italia è andata nella Canossa sbagliata. «Ieri Forza Italia è andata nella Canossa sbagliata, la sede del Pd, invece che nella casa dei moderati, del centrodestra - ha detto oggi Angelino Alfano al convegno dei giovani di Ncd a Pesaro - Siamo molto contenti di quello che è successo ieri tra Renzi e Berlusconi perché dimostra che avevamo ragione noi su tutta linea. Bentornati tra i riformatori».

«No al Parlamento dei nominati». «Faccio un appello a Renzi e Berlusconi - dice Alfano alla trasmissione "In mezz'ora a proposito della riforma elettorale - dateci la possibilità di sceglierci il deputato. Anche se ci fossero liste corte, sarebbero sempre liste bloccate, e occorrerebbe bussare alla porta del leader per avere il posto in lista».

Grillo: "profonda sintonia" è un'allucinazione.

«La Profonda Sintonia con un pregiudicato al quale vengono affidate le sorti del Paese attraverso una nuova legge elettorale è un'allucinazione»: Beppe Grillo commenta così l'incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi di ieri. «Non può succedere che chi è stato scaraventato fuori dalla finestra del Senato per frode fiscale dal M5S con i voti del PD sia chiamato a fare le leggi dal PD. Chiunque sano di mente non ci può credere. È un'allucinazione. Chiunque sano di mente non ci può credere. È un'allucinazione. Suvvia, non può essere che il pregiudicato entri un sabato pomeriggio nella sede del PD di Roma come se fosse Augusto portato in trionfo. Non è vero, non è vero, NON È VERO! Le leggi si fanno in Parlamento non in una stanza con due extraparlamentari, uno in attesa del gabbio. Ripetiamolo davanti allo specchio con gli occhi chiusi che è una fantasia malata della nostra mente e l'immagine di una democrazia trasformata in farsa e in dittatura forse scomparirà. Profonda Sintonia, Profondo Rosso, Sprofonda Italia. L'Italia è in preda alle allucinazioni e ai dejà vu. Ieri sono riapparsi D'Alema che stringeva la mano allo statista Berlusconi della Bicamerale e Veltroni fotografato accanto all'amico Berlusconi sovrapposti a Renzi e in Profonda Sintonia con il pregiudicato Berlusconi. Le allucinazioni hanno origine in assenza di una qualsiasi realtà esterna. Vediamo, udiamo, percepiamo cose che non esistono. Eppure sono presenti nella nostra mente. Le crediamo reali. Noi riteniamo possibile che Berlusconi possa esistere in una democrazia. Riteniamo che i conflitti di interesse, i suoi processi, le sue frequentazioni mafiose con personaggi come l'eroico Mangano, siano fole, balle, invenzioni. Le allucinazioni, come scritto dal neurologo Oliver Sacks, tendono ad allarmare. Spaventano. Per questo ci sono le cure. Noi, al posto degli psicofarmaci abbiamo i giornalisti. Ci tranquillizzano. Dicono che è per il bene del Paese. Quel ragno gigantesco e peloso al centro della stanza è in realtà una farfalla variopinta. Berlusconi è, di volta in volta, un riformatore, uno statista, un perseguitato. L'italiano è inerme di fronte a questo fenomeno allucinatorio che dura da vent'anni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA