Caso Ruby, il pg: «Condannare Mora a 7 anni e 3 mesi, confermare la pena per Fede e Minetti»

Karima El Mahrough (Ruby)
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Venerdì 10 Ottobre 2014, 11:10 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 17:26

Il sostituto pg di Milano Piero De Petris, accogliendo le richieste della difesa, ha chiesto una condanna complessiva a 7 anni e 3 mesi per Lele Mora nel processo d'appello 'Ruby bis', portando la pena inflitta in primo grado per i presunti festini ad Arcore da 7 anni a 5 anni e 3 mesi e aggiungendo 2 anni in continuazione per bancarotta.

La difesa di Lele Mora, tra gli imputati del processo d'appello sul cosiddetto 'Ruby bis' ha richiesto la rinuncia ai motivi d'appello, chiedendo di fatto di uscire dal processo.

Il legale di Mora ha spiegato che il suo assistito, oggi assente nell'aula al primo piano dove si celebra il processo milanese, ha presentato una memoria in cui spiega la sua volontà a rinunciare a tutti i motivi dell'appello «ad accezioni di quelli che riguardano la determinazione della pena e la continuazione del reato».

Il pg di Milano Piero de Petris ha chiesto di confermare in appello la condanna per Emilio Fede e Nicole Minetti e di ridurre, invece, la pena per Lele Mora (7 anni e 3 mesi in continuazione con la bancarotta delle LM Management, 5 anni e 3 mesi se si considera solo questo procedimento, ndr), imputati nel processo sul cosiddetto Ruby bis.

In primo grado sia Mora che Emilio Fede erano stati condannati a sette anni di reclusione per favoreggiamento e induzione della prostituzione anche minorile, mentre l'ex consigliere regionale Nicole Minetti era stata condannata a cinque anni di reclusione per l'accusa di favoreggiamento della prostituzione (assolta dalle accuse di induzione della prostituzione e di favoreggiamento della prostituzione minorile per Karima El Mahrough).

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