Fitto: «Non riconosciamo vertici ufficio di presidenza FI». Berlusconi: «Sono rammaricato»

Fitto: «Non riconosciamo vertici ufficio di presidenza FI». Berlusconi: «Sono rammaricato»
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Mercoledì 4 Febbraio 2015, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 19:22
Mentre berlusconi fa appello a Forza Italia («Basta guerre, oggi comitato di preidenza a Palazzo Grazioli»), Raffaele Fitto si smarca e tiene una conferenza stampa a Montecitorio.

«Non vogliamo scontrarci con nessuno, poniamo solo questioni politiche e lo faremo all'interno del partito. Noi restiamo, dunque, in Forza Italia ma apriamo con forza un confronto nel partito sulla linea politica e sul suo assetto», perché di fronte agli «errori clamorosi» degli ultimi tempi è necessario un «azzeramento totale degli organi del partito». Ha detto l'europarlamentare azzurro Raffaele Fitto. E ha aggiunto: «Non capisco la convocazione del Comitato di presidenza di stamane, certamente non va nella direzione che noi indichiamo».



«Non riconosciamo la valenza politica, giuridica e statutaria» dell'Ufficio di presidenza e la sua convocazione oggi non va certo nella direzione della richiesta di azzeramento degli organismi di partito
».



«Apriamo il confronto e se non accadrà lo faremo andando in giro per il Paese», minaccia Fitto sottolineando come anche nei «territori» ci sia chi fa «più danni della grandine» e cambiare è decisivo per dare «ossigeno, fiato a migliaia di consiglieri comunali, elettori, simpatizzanti che sono lontani».



Il colloquio di ieri sera con Berlusconi è stato «lungo e franco: magari le opinioni non si incontrano ma Berlusconi ha bisogno di chi dice le cose con chiarezza. Questo è il tema».



Silvio Berlusconi. Così non si fa, non si va da nessuna parte... Durante il Comitato di presidenza di Forza stamane Silvio Berlusconi si sarebbe rammaricato per la conferenza stampa organizzata da Raffaele Fitto proprio mentre era stato convocato il 'Comitato dei 30' per parlare della 'fine' del Nazareno sulle riforme. Un organismo direttivo, il Comitato, previsto dall'articolo 25 dello statuto, spiegano a palazzo Grazioli, disertato dall'ex ministro pugliese anche se ne fa parte come componente. Il Cav, spiegano, non avrebbe preso bene l'iniziativa dell'eurodeputato: "ma come, ieri sera ho parlato a lungo con Fitto, ci siamo lasciati con un abbraccio e la promessa di risentirci l'indomani e poi lui non viene al Comitato di presidenza e mi fa una conferenza stampa contro?".



Prima dell'intervento dell'ex premier, gran parte dei presenti, tutti fedelissimi, avrebbero fortemente criticato il gesto dell'ex governatore, considerato quasi un atto di sfida e una vera e propria provocazione. «Se Fitto pensa di prendersi Forza Italia, ha sbagliato di grosso», dice un big azzurro presente alla riunione di stamane.
Le dimissioni, poi, presentate da Renato Brunetta e, a ruota, da Paolo Romani, sono state respinte dal Cav per ricompattare il partito e il fronte dei berlusconiani rispetto alla 'fronda' guidata da Fitto. «Non possiamo dare l'immagine di un partito diviso, almeno da questa parte», spiega un esponente forzista, di casa ad Arcore.




È finito il patto del Nazareno come dice Toti? Questo significa che Fi voterà contro legge elettorale e riforma costituzionale? «Io insieme a tanti altri colleghi ho già votato contro la legge elettorale e la riforma costituzionale, mi consenta di citare san Tommaso: finchè non vedo non credo, vorrei vedere concretamente che le parole si trasformassero in fatti». Ha poi affermato a Radio Radicale l'europarlamentare di Forza Italia Raffaele Fitto.
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