Renzi: «Sulla scuola ho sbagliato, pronti a ragionare. Mi dispiace per la Liguria, ma il Pd ha vinto»

Renzi: «Sulla scuola ho sbagliato, pronti a ragionare. Mi dispiace per la Liguria, ma il Pd ha vinto»
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Sabato 6 Giugno 2015, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 09:33
«Potevamo fare di più? Sì. Potevamo accorgercene prima? Sì. Ma ora stiamo agendo». Il premier Matteo Renzi parlando a Genova a Repubblica delle idee torna sull'inchiesta su Mafia Capitale e sul coinvolgimento del sottosegretario Giuseppe Castiglione (Ncd): «Non chiederò mai dimissioni per un avviso di garanzia, ma chi è stato condannato deve uscire definitivamente dalla politica», ha detto.



Il quadro che esce dalle inchieste su Roma e Mineo sui centri per gli immigrati mostra una situazione in cui «nella scala dello squallore stiamo superando il livello di guardia», ha continuato Renzi, per il quale «c'è in Italia una parte consistente dell'economia in mano della criminalità organizzata». «Noi faremo una battaglia senza pietà, giorno per giorno, porta a porta», spiega il premier per il quale è bene che «gli scandali vengano fuori e chi ha corrotto deve lasciare».



Il premier ha poi difeso Marino e Zingaretti: «Sono fuori dalla cricca. Bisogna riconoscere i colpevoli veri, per troppo tempo si è sparato sul mucchio».



«Io ho anche un padre indagato a Genova. Se ragiono su avvisi di garanzia i miei figli non avrebbero dovuto vedere il nonno. Ho 5 sottosegretari indagati io credo che un cittadino è innocente fino a prova contraria. Non chiederò mai le dimissioni per un avviso di garanzia», ha ribadito.



«Si può sbagliare, anch'io ho sbagliato e sbaglio, ma almeno noi le cose le facciamo. Sulla scuola ho sbagliato, ma sulla legge elettorale no», ha quindi affermato Renzi.



«Siamo pronti a ragionare e cercheremo di coinvolgere più persone», ha sottolineato ancora il presidente del Consiglio. «Sulla scuola ci metteremo una settimana in più non si può fare una riforma senza il massimo del coinvolgimento ma non cederemo a chi dall'alto delle proprie rendite di posizione pensa sia intoccabile. La riforma la portiamo a casa».



Poi ha ricordato l'esito delle Regionali confermando l'idea che a far vincere la destra sia proprio una parte della sinistra: «Sicuramente il Pd deve fare una riflessione e ben venga. Fuori dal Pd - ha però aggiunto - ci sono Salvini e il centrodestra. Per essere argine all'antipolitica, dobbiamo darci una smossa ma essere consapevoli della situazione».



«Mi dispiace per la Liguria ma non c'è partita: numericamente il Pd ha vinto e il Pd ha il consenso nel paese che nessuna sinistra europea ha», ha detto ancora Renzi.



Rispondendo poi sulla vicenda che riguarda il neo governatore della Campania Vincenzo De Luca e alla sua sospensione in base alla legge Severino Renzi ha spiegato che questo governo non «fa leggi ad personam».
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