Renzi, appello a Scelta Civica: i senatori del partito di Monti passano al Pd

Renzi, appello a Scelta Civica: i senatori del partito di Monti passano al Pd
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Giovedì 5 Febbraio 2015, 22:25 - Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 17:20
Otto parlamentari di Scelta Civica sono passati ai gruppi Pd in Senato e Camera.



I parlamentari Susta, Giannini, Maran, Lanzillotta, Ichino, Buitoni, Tinagli e Calenda hanno annunciato in una nota il loro approdo al partito di Matteo Renzi.



«Accogliamo l'invito di Renzi a un percorso e a un approdo comuni. Per questo aderiamo ai Gruppi del Pd di Senato e Camera, alcuni di noi anche al partito», scrivono.



Ieri il premier aveva parlato di un "approdo comune" con i parlamentari del partito di Mario Monti. «Ho molto apprezzato il contributo leale arrivato dai senatori di Sc sia sul cammino delle riforme istituzionali ed economiche sia in occasione della elezione del capo dello Stato», aveva detto Renzi.



«Questo invito - scrivono gli otto ex Sc - cade nel momento in cui molti di noi hanno definitivamente convenuto sulla crisi del movimento di Scelta Civica, nato nel dicembre 2012 per iniziativa di Mario Monti in funzione delle riforme indispensabili per rimettere in moto il Paese. Mentre per un verso la rinuncia di Mario Monti all'impegno politico in prima linea e l'abbandono del movimento da lui creato ne ha reso inevitabile il rapido esaurimento. Da questo processo è derivato l'allargamento della base sociale ed elettorale del PD di oggi, il quale parla a settori della società che il PD postcomunista di ieri non era in grado di aggregare».



Per ora resterà invece all'interno di Scelta Civica il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. Di sicuro però non seguirà i colleghi verso i Pd Enrico Zanetti, sottosegretario all'economia, che ieri ha accusato i transfughi di scelta «demenziale».



La "mossa" di Renzi punterebbe anche a "sminare" da possibili sorprese il risultato del prossimo congresso di Scelta Civica che si terrà questa domenica. All'assise si prevede possano scontrarsi due diverse mozioni: quella di Benedetto Della Vedova, che dovrebbe essere rivolta a confermare il cammino intrapreso da Scelta Civica, e quella di Enrico Zanetti che preme invece per un rilancio di Scelta Civica in chiave più autonoma. Zanetti, sottosegretario all'Economia, è anche colui che ha segnalato per primo la 'comparsà della norma del 3%, poi ribattezzata salva-Berlusconi, nel decreto fiscale.
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