Renzi: danni impressionanti, ricostruiremo tutto presto. No tende, gli alberghi ci sono

Renzi: danni impressionanti, ricostruiremo tutto presto. No tende, gli alberghi ci sono
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Lunedì 31 Ottobre 2016, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 19:05

«L'anima dell'Italia è inquieta. Il terremoto più forte dai tempi dell'Irpinia, dal 1980, ha devastato il cuore della nostra Penisola. Non ci sono morti, stavolta. E questa notizia ci dà enorme sollievo. Ma i danni al patrimonio abitativo, economico, culturale e religioso sono impressionanti. Questi borghi sono l'identità italiana: dovremo ricostruirli tutti, presto e bene. Lo faremo perché noi - tutti noi - siamo l'Italia». Lo scrive il premier Matteo Renzi nella sua newsletter Enews. 

«Sono stato a Norcia qualche settimana fa, col Sindaco, col Vescovo, con la Presidente della Regione. Oggi si stringe il cuore pensando a quella piazza piena di macerie. Ma ricostruiremo. Ricostruiremo tutto, ricostruiremo tutti insieme. Ci sono dei momenti in cui le divisioni politiche contano zero e si lavora tutti nella stessa direzione», prosegue Renzi.

Dopo la fase dell'emergenza, si deve pensare alla «ricostruzione» delle zone colpite dal terremoto. «A regola d'arte. Con il controllo dell'opinione pubblica e di tutti i cittadini. Non va sprecato nemmeno un centesimo e dobbiamo dimostrare chi siamo: persone che - a differenza di alcune vicende del passato - sanno fare opere pubbliche senza sprechi e senza ladri», continua il premier.

«Le cose da fare sono difficili, ma chiare. Primo, mettere in sicurezza. Ne parleremo anche oggi, nel Cdm straordinario che abbiamo convocato per le 17. Non possiamo avere le tende per qualche mese in montagna, sotto la neve. Gli alberghi ci sono, per tutti. Ma molti dei nostri connazionali non vogliono lasciare quelle terre nemmeno per qualche settimana. Dunque dovremo gestire al meglio questa prima fase, l'emergenza», afferma ancora Renzi. 

Nel Consiglio dei ministri straordinario di oggi sul terremoto, dice poi il premier, saranno presenti anche i 4 presidenti di Regione, il commissario Errani e il capo della Protezione Civile Curcio. 

«Adesso - sottolinea ancora Renzi - la priorità è restituire un briciolo di tranquillità alle popolazioni. E farlo è un'impresa difficilissima. Del resto chiunque abbia anche solo sentito la scossa di domenica mattina a distanza di centinaia di chilometri dall'epicentro potrà comprendere il dolore di chi vive in quelle zone. Chi ha vissuto un grande spavento da lontano, può solo immaginare il terrore che ha attraversato persone che da due mesi con le scosse ci convivono quotidianamente».




 

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