Renzi: «Smettiamo di lamentarci, torniamo a essere un Paese leader nel mondo»

Renzi: «Smettiamo di lamentarci, torniamo a essere un Paese leader nel mondo»
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Venerdì 26 Febbraio 2016, 13:07
«Smettiamo di lamentarci soltanto, mettiamoci al lavoro, con la consapevolezza che se l'Europa smette di girare intorno ai problemi e affronta le questioni con coraggio, non ce n'è più per nessuno, e torniamo ad essere quello che siamo stati: l'Italia un Paese leader nel mondo e l'Europa punto di riferimento di civiltà e di valori per tutti». Lo ha detto il premier Matteo Renzi oggi all'inaugurazione dello stabilimento Laika di San Casciano Val di Pesa (Firenze).

«Tra le misure di quest'anno c'è il super ammortamento che, a chi investe gli utili in azienda, darà un ritorno del 140%, anzichè del 100%. Dai primi segnali che abbiamo, sta già funzionando molto».


«Quando diciamo che nel rapporto con la Germania e con gli altri Paesi europei serve più flessibilità, vi do un dato: con più flessibilità nel 2015, abbiamo aumentato l'export verso la Germania dell'1% e abbiamo aumentato l'import dalla Germania del 7,6%. Paradossalmente il Pil si è abbassato ma sono aumentati gli scambi, le occasioni di lavoro e le relazioni», ha poi aggiunto Renzi sottolineando che anche così «l'Italia si rimette in moto».
Sempre Renzi ha ricordato che nel 2015 ci sono stati «764mila contratti a tempo indeterminato».


«È importante la grande industria ma dove vai nel mondo ti dicono che è bello il sistema delle nostre Pmi. Ecco, il sistema dei distretti e delle filiere va incoraggiato», «le Pmi vanno aiutate, semplificando e incoraggiando a ridurre la pressione fiscale».  «Non è vero che il futuro è solo della grande industria, anche se gli va data attenzione», ha aggiunto il premier.

«Il sistema-Paese va riconsiderato. Abbiamo un modello turistico che non privilegia il camping. Dobbiamo fare un salto di qualità. Questo è un tipo di turismo molto di qualità - ha continuato - molto forte nel Nord Europa, ma in Italia solo nel Nord-Est. Bisogna lavorare perchè può essere una straordinaria occasione di sviluppo per il Centro e il Mezzogiorno».
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