Referendum, quorum solo in Basilicata ma in molte città dietro l'affluenza più alta della media si intravede la nascita di un partito "anti-Renzi"

Referendum, quorum solo in Basilicata ma in molte città dietro l'affluenza più alta della media si intravede la nascita di un partito "anti-Renzi"
di Diodato Pirone
2 Minuti di Lettura
Lunedì 18 Aprile 2016, 13:35 - Ultimo aggiornamento: 13:38
Una rapida analisi del voto referendario offre spunti molto interessanti. Il no alle trivelle marine è risultato un tema poco popolare con l'eccezione, parziale, degli abitanti delle aree dove l'estrazione del gas è vissuta come una minaccia.

L'esempio piu' classico è quello dell'Abruzzo che si è spaccato a metà. L'affluenza è stata del 40,6% in provincia di Chieti che si affaccia sull'Adriatico mentre nella montuosa L'Aquila ha votato solo un elettore ogni quattro.
Non a caso l'unica regione che ha superato il livello del quorum (50% degli elettori piu' uno) e' stata la Basilicata dove le polemiche sull'estrazionee del petrolio sono fortissime e l'insoddisfazione della popolazione per l'impiego delle royalties petrolifere e' molto alta.

Interessante inoltre sottolineare che anche in Puglia la Regione capofila del referendum (che per la prima a volta non è stato chiesto tramite firme popolari ma da 9 Regioni) il quorum non è stato raggiunto. Niente boom del "si" anche in molte cittadine, come Pomezia e Civitavecchia,  governate da sindaci 5Stelle.

Un altro elemento politico di rilievo arriva dal voto delle città. In molti capoluoghi regionali (Venezia, Torino, Bologna, Firenze, Bari) ha votato molta più  gente rispetto alla media nazionale del 32,1%. Roma è sostanzialmente  in linea mentre milanesi e napoletani hanno snobbato il referendum. Molti sostenitori del "si" sostengono che nelle città si stia formando un fronte antirazzista. Vedremo alle comunali di giugno e poi al referendum sulla Costituzione previsto per ottobre il grado di veridicita' di quest'analisi.




 
© RIPRODUZIONE RISERVATA