Per ora il governo non apre alcuna trattativa con il Veneto che, dopo il referendum consultivo del 22 ottobre, ha chiesto di diventare una Regione a Statuto Speciale. "Per fare questo occorre cambiare la Costituzione - spiega Bressa - E del resto già nel 2014 la Corte Costituzionale ha bocciato alcune richeste del Veneto. Il governo è apertissimo a trattare con tutte le Regioni che lo desiderano il tema della maggiore autonomia regionale purché si segua l'articolo 116 della Costituzione che prevede si definiscano nuovi equilibri fra potere centrale e quelli locali su 23 materie specifiche. Nient'altro. Temi relativi alla distribuzione delle tasse sul territorio sono esclusi da ogni possibile trattativa".
In concreto l'Emilia - che ha chiesto maggiori poteri al governo già da qualche settimana ma senza percorrere la strada del referendum consultivo - starebbe pensando alla possibilità di creare un nuovo Politecnico regionale e ad una maggiore libertà sui ticket sanitari. Ieri la Lombardia ha fatto sapere che non chiederà più autonomia su tutt'e 23 le materie dell'articolo 116 ma su 18 o 21.
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