Rai, sì del governo alla riforma. Renzi: niente decreto ma si decida in tempi brevi

Rai, sì del governo alla riforma. Renzi: niente decreto ma si decida in tempi brevi
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Venerdì 27 Marzo 2015, 18:23 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 13:23

È stato approvato in consiglio dei ministri il disegno di legge di riforma della Rai.

«Abbiamo approvato il disegno di legge sulla Rai. Si tratta di un lavoro di due tipi. Il primo è un documento politico che racconta cosa è la Rai. Sono tre paginette su cui vorremmo che il dibattito partisse senza spirito da tifoserie, perchè se parliamo di Rai, parliamo non solo di una grande azienda europea, ma di un patrimonio del paese che appartiene ai cittadini», ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a palazzo Chigi.

Il ddl contiene «alcune piccole modifiche della governance della Rai che offriamo al dibattito parlamentare: nessuno di noi vuole mettere le mani sulla Rai, la tesi contraria cozza con la realtà. È il contrario.

Se la maggioranza vuole mettere le mani sulla Rai, basta che stia ferma e si affidi alla legge Gasparri», ha continuato Renzi.

«Il cda passa da 9 a 7 membri nella nostra proposta», ha detto ancora Renzi. «Per la prima volta - ha aggiunto - ci sarà la possibilità per i dipendenti Rai, tramite assemblea, di votare uno dei 7 nomi del cda».

Sulla riforma della Rai «non imponiamo alcun decreto al Parlamento, ma chiediamo di discutere e decidere nei tempi più brevi possibili», ha proseguito il premier. Se la riforma non verrà approvata in tempo, il cda della Rai verrà nominato con la legge Gasparri, ha precisato Renzi.

Nel ddl sulla riforma della Rai c'è poi una delega a sciogliere il «nodo» legato al canone. «C'è l'idea di riflettere su questo modello e semplificarlo» per «combattere un'evasione allucinante per cui i cittadini onesti lo pagano e altri che si rifiutano», ha affermato ancora il presidente del Consiglio.