Riforma Rai su una corsia preferenziale. Ma la commissione boccia il tetto agli stipendi

Riforma Rai su una corsia preferenziale. Ma la commissione boccia il tetto agli stipendi
di Claudio Marincola
1 Minuto di Lettura
Giovedì 15 Ottobre 2015, 19:33 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 16:13
C'è una corsia preferenziale per dareil via libera alla Riforma della Rai già nella prossima settimana, anche se il testo del disegno di legge licenziato dalle commissioni congiunte di Cultura e Trasporti dovrà tornare in Senato. Ma il taglio agli stipendi dei megadirigenti non è previsto. L'emendamento che chiedeva per i dipendenti apicali dell'azienda di viale Mazzini, partecipata al 99% dal ministero del Tesoro, lo stesso trattamento dei manager pubblici, cioé un limite massimo di 240 mila euro l'anno, è stato bocciato. «Esiste una norma di carattere generale che consente alle società che emettono bond di non rispettare quel tetto - spiega vinicio Peluffo, pd relatore dl, - e modificare quella norma non spetta a noi. In compenso abbiamo introdotto il piano della trasparenza: obbliga l’azienda a mettere online gli stipendi dei dipendenti».

A superare il tetto fino a qualche tempo fa erano 42 megadirigenti. Lo stipendio dell'attuale direttore generale Antonio Campo Dall'Orto oscilla intorno ai 650 mila euro annui. Per la presidente della Rai Monica Maggioni il compenso è di circa 330 mila euro.