«In un momento cruciale per l'Italia le quote di genere sono un’opportunità»

di Paola Severino
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Martedì 18 Novembre 2014, 23:14 - Ultimo aggiornamento: 23:58
Siamo oggi in un momento cruciale per il nostro Paese, grave ma anche pieno di opportunità. La crisi economica tarda a risolversi: i dati elaborati dalle organizzazioni nazionali e internazionali offrono previsioni di ulteriore contrazione dell’economia quest’anno e di una contenuta crescita nel 2015.



È necessario ora uno “scatto” d’orgoglio del Paese: l’abbiamo avuto, quando eravamo sull’orlo del precipizio, introducendo misure importanti, difficili, che hanno implicato rinunce per tutti. È ancora più necessario ora, quando stiamo guadagnando credibilità internazionale e coesione interna.

Dobbiamo ora saper “vedere oltre”, avere un orizzonte di lungo periodo nelle scelte sociali, politiche, economiche, costruire un percorso che sappia cogliere le opportunità future, sfruttare e valorizzare i nostri vantaggi comparati, rimuovendo alcune debolezze con radici antiche.



Occorre finalizzare l’insieme organico di riforme che sappiamo essere necessario per riguadagnare capacità strutturale di crescita e nello stesso tempo per superare la congiuntura sfavorevole. La priorità - come ribadito da Papa Francesco ai governanti a Brisbane per il G20 - è quella di “creare opportunità di impiego dignitose, stabili e a favore di tutti”.



Sappiamo quali sono gli ambiti in cui occorre intervenire o proseguire la strada avviata: contesto istituzionale; mercato del lavoro, in cui a elementi di maggiore flessibilità vanno associate tutele adeguate; un mercato dei prodotti e dei servizi più concorrenziale; un contesto del fare impresa più favorevole; la formazione.



Legalità, buona legislazione, regolazione efficace delle attività economiche, PA efficiente sono le principali componenti di un sistema istituzionale adeguato, fondamentale per il vivere civile, per la crescita economica, per favorire innovazione e imprenditorialità. Il rispetto della legalità svolge un ruolo fondamentale: criminalità, corruzione, evasione fiscale minano la coesione sociale e influenzano negativamente l’allocazione delle risorse.



Una componente essenziale della legalità è la capacità di far applicare le leggi. Le riforme degli ultimi anni hanno avuto una visione “lunga” e integrata che ci permette, oggi, di avere qualche risultato in termini di minore durata delle procedure e di riduzione dell’arretrato, ma dobbiamo insistere per assicurare risultati stabili. In questo senso credo che il lavoro che abbiamo avviato con l'Osservatorio presso il Ministero della Giustizia sia importantissimo: serve a valutare gli effetti delle riforme realizzate, a comprendere quali modifiche richiedono aggiustamenti o ripensamenti. Insomma, un meccanismo di “buona regolazione”.

L’altro fronte si cui investire è la formazione, il capitale umano e quindi i giovani e il futuro. Molto si sta facendo. I progetti di riforma per le scuole vanno nella direzione giusta: affrontano le riforme del sistema educativo in modo organico.



Abbiamo oggi bisogno di saper guardare oltre, di scelte coraggiose, di essere disposti a rinunciare a benefici immediati per assicurarci quelli di lungo periodo, percorrendo un cammino opposto a quello dei decenni passati in cui si è accumulato un enorme debito pubblico lasciato alle generazioni successive.

È questa una capacità di cui le donne sono particolarmente dotate: l’orientamento a lungo termine, fondato spesso su rinunce nel breve, a vantaggio delle generazioni future.



Il riequilibrio di genere nei luoghi di responsabilità e dove si fanno scelte strategiche farà emergere questa capacità nella nostra società. Le evidenze sui benefici in termini di buona governance nelle società in cui le quote di genere sono state introdotte mi sembra siano rassicuranti nel senso di inquadrare i sacrifici di oggi nella crescita di domani.

Credo che oggi tutte coloro che ricoprono importanti posizioni abbiano una grandissima responsabilità nei confronti delle generazioni future: dimostrare di poter “fare la differenza”.



Estratto dalla Lectio Magistralis che il Prorettore Vicario Paola Severino terrà oggi alla Luiss,

in occasione del 3°Forum Nazionale di Valore D