L'iniziativa però spacca il movimento. E i grillini di Mira, uno dei primi comuni ad amministrazione pentastellata, non ci stanno. «Le assessore del Comune di Mira,
gli attivisti e le attiviste del M5S di Mira prendono netta posizione contraria nei confronti di ogni discussione, anche interna al Movimento 5 Stelle, riguardo la riapertura delle case
di tolleranza», si legge in una nota.
«La Legge Merlin del 1958, con cui è stata stabilita l'abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia e l'introduzione di una serie di reati legati allo sfruttamento della prostituzione ha sempre rappresentato un caposaldo e deve continuare ad essere difesa e rispettata», affermano i 5 Stelle del comune veneto secondo il quale la lotta alla prostituzione non dovrebbe «passare per la riapertura delle case di tolleranza perché ciò significherebbe di fatto legittimare l'esercizio della prostituzione, sia pure con alcune restrizioni».
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