«Portare l'Ice da Roma a Milano», il pd Gori si traveste da lumbard

«Portare l'Ice da Roma a Milano», il pd Gori si traveste da lumbard
di Mario Ajello
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Mercoledì 24 Gennaio 2018, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 18:19
Fare shopping a Roma. Se questa è la nuova vocazione di Milano, così come la vorrebbe il candidato Pd alla Regione lombarda, Giorgio Gori, non parrebbe proprio una vocazione patriottica. Un conto è lottare per portare un'agenzia europea in una città italiana, e Milano - con l'aiuto del governo romano e con il tifo del resto d'Italia - si è battuta per avere l'Agenzia europea del farmaco. Poi è andata come è andata, cioè male. Un altro conto, sbagliato in origine, è pretendere ciò che Gori, tra shopping e rubabandiera che fa male a tutti e rischia di esporci a una brutta figura agli occhi del mondo, non ha imbarazzo ad annunciare: «Mi pare molto giustificata l'idea che l'Istituto per il commercio estero venga portato da Roma a Milano. La Lombardia detiene il 38 per cento dell'export italiano e quindi a senso che l'Ice abbia la sua sede a Milano». Il senso vero di queste parole sembra essere però un altro. Una ripicca anti-romana per una battaglia persa non per colpa di Roma (quella sull'agenzia del farmaco) e una scorciatoia propagandistica da lumbard fuori tempo massimo.
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