Pd, scontro sulle Primarie, Orlando: «Emiliano malato, vanno rinviate», renziani contrari

Pd, scontro sulle Primarie, Orlando: «Emiliano malato, vanno rinviate», renziani contrari
4 Minuti di Lettura
Domenica 9 Aprile 2017, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 12:53
«Sono assolutamente d'accordo. Se un competitor è impossibilitato a fare campagna elettorale, sarebbe sensato» rinviare le primarie. Lo dice Andrea Orlando, candidato alla segreteria Pd, arrivando all'hotel Ergife per la Convenzione Dem a proposito di un possibile rinvio delle primarie per l'infortunio in cui è incorso Michele Emiliano, una proposta che non sembra piacere ai renziani.

«Facciamo tanti auguri a Michele, ma la macchina è ormai in moto». Lo dice Lorenzo Guerini, coordinatore della mozione Renzi, a chi gli domanda della possibilità di un rinvio delle primarie dopo l'infortunio di Emiliano.

Orlando
«Dobbiamo condurre la lotta alle disuguaglianze non per spostare a sinistra il Pd ma perché è la nostra funzione storica». Ha detto ancora Andrea Orlando alla Convenzione nazionale del Pd. «Il nostro errore è stato di aver fatto le riforme senza popolo. Ci siamo isolati, talvolta avevamo ragione, talvolta no. Ma ci siamo isolati», ha aggiunto. «Torniamo al popolo - ha esortato Orlando - torniamo nelle scuole a parlare con i professori arrabbiati, torniamo nelle fabbriche. All'inizio sarà difficile, ma è l'unica strada. Non possiamo parlare solo con Marchionne che guadagna come 2.000 operai. E con gli altri 1.999 operai chi ci parla?».

«Il tema è uscire dall'isolamento in cui ci siamo cacciati. Le fibrillazioni di questi giorni dipendono da questo, da come intendiamo fare alleanze. E il passaggio sulla legge elettorale sarà decisivo. Basta tatticismi. Basta dire Mattarellum. Se non troviamo i voti è perché non li cerchiamo». Orlando ha chiesto che il Pd avanzi «una proposta su cui trovare un consenso» da parte delle altre forze politiche.


Emiliano
«Avremmo voluto avere un Pd più capace di stare vicino a chi non conta nulla, più capace di contrastare la povertà nei quartieri, anche di avere una concezione della militanza, non solo come riflessione politica in vista di obiettivi elettorali, ma anche di gestione del quotidiano». Lo ha detto Miche Emiliano nel video trasmesso alla Convenzione del Pd. «Abbiamo proposto, assieme a tanti amici, una mozione che deve servire a ribaltare la piramide del Pd.
Dobbiamo uscire dalla logica di un uomo solo che salva tutti, ma dobbiamo entrare nella logica dei tutti che salvano ciascuno, dei tutti che aiutano ciascuno nello svolgimento del proprio ruolo e che gli evitano gli errori». «Spesso - prosegue - chi milita, chi è nei circoli, chi si sacrifica tutti i giorni anche mettendo mano al portafoglio, per far funzionare il luogo dove fa politica, si è sentito scavalcato, pochi giorni prima delle grandi decisioni, dei congressi, dei voti più importanti, da persone apparse nel partito tutto a un tratto». «Iscriversi a un partito - aggiunge - non significa solo alla fine fare la conta delle figurine, ma avere la capacità di contare sulle decisioni del partito. Quando abbiamo deciso di cambiare l'articolo18, una discussione vera nei circoli, l'avremmo potuta fare. Quando abbiamo deciso di mettere mano alla Costituzione e di cambiarla profondamente, avremmo potuto discutere nel partito e aprire ed evitare molti errori compiuti nella strutturazione di questa riforma», conclude.


Renzi
«Sono orgoglioso di essere parte di una comunità che ha un nome, perchè 266mila persone che votano e dialogano hanno un nome: democrazia, in un Paese in cui tutti ne parlano ma pochi la praticano». Così ha esordito Matteo Renzi.

«Proviamo a immaginare il futuro - ha detto ancora Renzi - Il M5s a Ivrea ha lanciato un' Opa sul futuro dell'Italia, ha raccontato l'orizzonte e se l'è intestato. Il futuro lo rivendichiamo da questa parte del campo: la sfida la accettiamo a viso aperto, non ci fanno paura, non abbiamo timidezza o disagio». «I Cinque stelle scelgono i leader secondo la dinastia, noi attraverso la democrazia. Dinastia versus democrazia».

«Le regole si rispettano, valgono per tutti. Dopo le primarie non si passano quattro anni a bombardare il Quartier generale».

«Democrazia contro burocrazia. Se vincerò la segreteria, il Pd proporrà di mettere il veto all'inserimento del fiscal compact nei trattati istitutivi dell'Ue».



 
© RIPRODUZIONE RISERVATA