Olimpiadi invernali, sottosegretario M5S Valente: «Candidatura impossibile alle condizioni di Sala»

Olimpiadi invernali, sottosegretario M5S Valente: «Candidatura impossibile alle condizioni di Sala»
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Lunedì 17 Settembre 2018, 19:34 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 11:47

«Impossibile procedere con la candidatura italiana». Sulle Olimpiadi invernali del 2026 esplode lo scontro del governo con Milano. Simone Valente, sottosegretario della presidenza del Consiglio per i rapporti con il Parlamento e responsabile sport per il M5S tira il freno dopo che il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha chiesto che il capoluogo lombardo sia il «primo brand» della candidatura multipla ai Giochi al fianco di Torino e Cortina. 

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«Le parole di Sala - ha sottolineato Valente - non sono allineate con quanto emerso nel recente incontro a Palazzo Chigi. Mettiamo un punto fermo a questo paradosso: non è possibile procedere quando le condizioni proposte da Coni e Governo non sono sostenute da una città importante come Milano». 

Sala ha espresso l'esigenza di fare al più presto chiarezza sulla candidatura italiana e ha ribadito quanto già detto nelle scorse settimane: le Olimpiadi si fanno per rafforzare il brand di una città e Milano ritiene di avere le capacità organizzative per gestire direttamente il progetto olimpico, come ha già dimostrato con Expo 2015. Una organizzazione troppo complessa, ha spiegato ancora il sindaco, è destinata a subire una empasse. Quindi la posizione di Milano è che se il governo farà una scelta politica, per non creare tensioni al proprio interno, poi dovrà essere lui stesso a prendersi in toto la responsabilità amministrativa dell'evento.

Questo il testo della dichiarazione completa di Simone Valente. «Sala, richiedendo che il brand olimpico ricada esclusivamente o in maniera più visibile su Milano, formalizza di fatto una pretesa insostenibile per tutti coloro che fino ad oggi avevano lavorato con grande impegno a un progetto unitario. È arrivato il momento - prosegue Valente - di mettere un punto fermo su questa situazione paradossale: non è possibile procedere quando determinate condizioni proposte da Coni e Governo non sono sostenute da una città così importante come Milano a causa delle dichiarazioni del suo sindaco».

Sarà ufficializzata domani in una audizione di Giancarlo Giorgetti in Senato, alla commissione Istruzione, la posizione del Governo in merito alla candidatura italiana, precisa in una nota Palazzo Chigi, aggiungendo che il sottosegretario non rilascia alcuna dichiarazione sulla scelta finale dell'Italia.

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