Nazareno, Renzi: «Spero che Fi abbia buon senso, i numeri li abbiamo comunque»

Nazareno, Renzi: «Spero che Fi abbia buon senso, i numeri li abbiamo comunque»
2 Minuti di Lettura
Venerdì 6 Febbraio 2015, 13:34 - Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 09:23

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi torna a parlare del "patto del Nazareno" con Forza Italia, che sarebbe saltato dopo l'elezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

«Se Forza Italia, che ha sempre difeso» il patto sulle riforme, «adesso vuole rimangiarselo, buon appetito. Ho sempre detto che voglio fare accordi con tutti e che non ci facciamo ricattare da nessuno. Perchè i numeri ci sono anche senza di loro. Spero che dentro FI prevalgano buon senso e ragionevolezza», ha detto Renzi nella sua Enews, «Il metodo del Colle non ha convinto FI che ha annunciato la rottura del Patto del Nazareno. Il collegamento mentale è quanto mai curioso. E non solo perchè tutti i partiti - anche FI - negli incontri avevano espresso condivisione per il metodo del Pd. Il punto è che il Patto non è un papiro segreto con dentro chissà cosa (con buona pace di qualche direttorone di giornale che forse ammetterà finalmente di aver scritto una bufala), ma un accordo alla luce del sole» sulle riforme.

Sulla situazione economica, Renzi ha detto che «Stanno arrivando i primi segnali della ripresa.

L'Italia sta ripartendo, finalmente. Dobbiamo mantenerci prudenti, ma i dati sono davvero interessanti». Da un lato, sottolinea il premier, «occorre sbloccare tutte le ganasce burocratiche che impediscono miliardi di investimenti e dall'altro, riportare fiducia, ottimismo. E dunque occorre ridare fiducia all'Italia e agli italiani. Ci sono tutte le condizioni perchè questo viaggio riprenda insieme: non sprechiamole, non buttiamole via».

Poi Renzi ha fatto accenno anche a una vicenda personale: «La Corte dei Conti mi aveva condannato a pagare 14mila euro per un atto della Provincia di Firenze. Ho subito attacchi e sceneggiate del M5S in Parlamento, polemiche violente. Oggi una piccola soddisfazione: l'appello ha annullato la condanna e la verità viene finalmente ristabilita», ha detto il premier, ricordando «l'amarezza» per la condanna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA