Mura, il deputato velista M5S lascia e annuncia: «Chiederò i danni». Ma Di Maio: «Gli faccio causa»

Mura, il deputato velista M5S, rassegna le dimissioni. Ma ora tocca all’Aula decidere
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Sabato 4 Agosto 2018, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 20:30

La politica? È durata poco, solo cinque-sei mesi: ora di nuovo mare e sport. Andrea Mura, skipper e vincitore di regate transoceaniche come la Route du Rhum e Ostar, rinuncia al Parlamento e ritorna alla vela. Una virata improvvisa per rispondere a chi credeva che, dopo l'espulsione del Movimento 5 stelle in seguito alle polemiche legate alle sue assenze in aula, potesse approdare al Gruppo misto e continuare la legislatura.

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E invece è arrivato il colpo di scena, con una lettera inviata al presidente della Camera dei deputati Roberto Fico. Una lettera che, oltre all'addio alla Camera, contiene anche l'autodifesa del deputato velista. Le sedute saltate, precisa, sono state solo sette, ma il mare non c'entra nulla: le assenze sono dipese da «impegni sul territorio e problemi di salute». Controreplica il M5s: sette sono stati i giorni di presenza (il 2,36 per cento del totale delle sedute della Camera) , mentre le assenze sono state 289. Ora sarà il Parlamento a prendere in esame la richiesta e a decidere sul da farsi: se verrà confermata la scelta di Mura, si riandrà al voto nel collegio uninominale di Cagliari, dove l'ex deputato era stato eletto. Tanti saluti e amici come prima? Pare proprio di no: Mura annuncia di volersi difendere in tutte le sedi a tutela della sua reputazione. Ma anche i pentastellati se la sono legata al dito: secondo quanto apprende l'ANSA,il leader Luigi Di Maio sarebbe pronto a far causa all'ex parlamentare «per danno d'immagine». Soddisfatti i capigruppo del Movimento di Camera e Senato, che con l'occasione sfidano tutti gli habitué dell'assenza: «Ora - tuonano Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli - si dimettano gli assenteisti di tutti gli altri partiti». Una corsa lunga appena pochi mesi, quella di Mura. A febbraio la presentazione ufficiale come candidato dei cinque stelle. Campagna elettorale accanto a Di Maio nella passeggiata davanti al mare di Sant'Elia, a Cagliari. E a marzo la vittoria con l' elezione alla Camera dei deputati. I problemi sono spuntati a luglio. Forte come il vento l'accusa del collega sardo, ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci: «Hai perso la rotta? Sei stato assente a ben 212 votazioni».

E i riflettori, che di solito venivano puntati su Mura per le imprese, questa volta hanno cercato di far luce sulle presenze. Tanto da spingere il Movimento alla drastica decisione: espulsione dal gruppo per record di assenteismo. Mura denuncia il «linciaggio mediatico» al quale sarebbe stato sottoposto e va al contrattacco: «Il M5s ha usato la mia popolarità da sportivo, non mi ha difeso e mi ha scaricato». Poi conclusione e saluti: «Torno ad essere un cittadino comune come sono sempre stato, torno nel mio mondo, allo sport e al mare, dove ci sono i valori a cui mi sono sempre ispirato: l'impegno e il sacrificio e - da buon sardo - la parola data».

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