Milano riserva la vera novità: già dalle proiezioni e dai primi dati il candidato del centrosinistra Pisapia risultava nettamente in testa rispetto al sindaco uscente Moratti. La conferma è arrivata poi dai dati ufficiali del Viminale, con Pisapia nettamente su Letizia Moratti,.
Testa a testa tra liste Pd e Pdl. Il Pdl rischia di perdere il ruolo di primo partito a Milano. Nello spoglio delle schede, infatti, è un testa a testa fra le liste del Popolo delle Libertà e del Pd. Quando lo scrutinio era quasi al 50%, il Pdl e il Partito democratico in città si attestavano a circa il 28% dei voti. La Lega Nord naviga fra il 9 e il 10%, il Movimento 5 Stelle attorno al 3,5%, Sinistra Ecologia e Libertà oltre il 4%.
Se i dati definitivi confermassero quelli parziali, si tratterebbe del primo ballottaggio a Milano dal '93, quando la Lega elesse sindaco Marco Formentini contro il candidato del centrosinistra Nando Dalla Chiesa.
«Sono assolutamente certo che in queste due settimane questa fiducia aumenterà e porterà ad avere il consenso di oltre il 51% che è quello che servirà per cambiare Milano», ha detto Pisapia accolto dai cori dei suoi sostenitori. Dal suo quartier generale Pisapia spiega che è «abituato a essere prudente. Attendo i dati finali, ma già dai dati parziali emerge una grande fiducia nella mia persona e nella coalizione che mi appoggia». A "pagare", secondo Pisapia, è «l'aver parlato a Milano dei milanesi riuscendo a dare delle risposte a problemi che non sono stati risolti in questi 5 anni» attraverso un «programma credibile che può veramente cambiare Milano».
Sorpresa e delusione al comitato elettorale di Letizia Moratti in via Romagnosi: nessun big del partito, nessuna festa, solo tanti giornalisti ad aspettare il sindaco uscente che oggi ha fatto come cinque anni fa: stesso comitato, alla fondazione Cariplo di via Romagnosi dove si festeggiò la vittoria del 2006, stessa giornata passata in famiglia. Intorno alle 14, nella casa del sindaco è arrivato lo stato maggiore del Pdl: da La Russa a Bonaiuti, da Lupi ai responsabili della campagna elettorale alla sondaggista Alessandra Ghisleri. Chi ha visto il sindaco in quell'incontro di un'ora, l'ha descritta serena ed elegante come sempre con un abito beige e marrone. Al di là della serenità, all'arrivo dei risultati lo stupore era innegabile. Tutti sapevano che il ballottaggio era più che probabile, ma nel centrodestra non si aspettavano Moratti dietro a Pisapia. Di un accordo con il terzo polo è più che prematuro discutere: la componente di An non ha intenzione di stipulare patti con i finiani e la Lega non vede di buon occhio l'Udc. Ma di questo si discuterà da domani. Laura Ravetto, scelta come
portavoce, ha detto: «Se, come sembrerebbe da questi che sono i primissimi dati, si prefigura un ballottaggio, lo affronteremo con grande serenità. I primi dati danno una tenuta della coalizione».
«Il voto è un segnale molto forte che dobbiamo saper cogliere - ha detto a tarda sera il sindaco Letizia Moratti - Da Milano dobbiamo far ripartire una fase nuova del centrodestra, di tutte le forze moderate che non si sono sufficientemente sentite rappresentate dal nostro schieramento. Adesso si andrà al ballottaggio che è una fase nuova. Dobbiamo parlare di cose concrete».
«Sarò il sindaco di tutti i torinesi, sia di chi mi ha votato, sia di chi ha ritenuto di fare scelte diverse», ha detto Fassino. «Da domani - ha aggiunto - mi metterò al lavoro per dare a Torino una guida solida, autorevole, forte, all'altezza delle aspettative dei torinesi». «Michele Coppola mi ha telefonato poco fa per congratularsi con me. Lo ringrazio di questo atto di sensibilità e di civiltà che corrisponde, peraltro al tono civile con cui tutta la campagna elettorale si è svolta a Torino», ha aggiunto Fassino.
A Novara (86 sezioni su 91) ballottaggio tra Mauro Franzinelli (centrodestra) è al 46%, Andrea Ballarè (centrosinistra) al 31%.
Varese al ballottaggio. Attilio Fontana del centrodestra si ferma al 49,4, contro il 30,2% di Luisa Oprandi del centrosinistra. Mauro Morello, del Terzo polo, ha il 6,9.
A Domodossola si va al ballottaggio tra Riccardo Galvani (Pdl-Lega), con il 38,9 e Mariano Cattrini (Pd, Idv, Sel) al 35,6.
A Rovigo (53 sezioni su 56) sarà ballottaggio tra Bruno Piva (centrodestra) con il 43% e Federico Frigato (centrosinistra) è al 26,3%.
A Savona Federico Berruti (centrosinistra) è eletto con il 57,7%, quando mancano due sezioni su 61; Paolo Marson (centrodestra) al 26,2%.
A Siena sindaco è Franco Ceccuzzi (centrosinistra), che con una sezione mancante su 50 ha il 54,6% su Alessandro Nannini (centrodestra), al 18,6%.
A Grosseto (70 sezioni su 75) sarà ballottaggio tra Emilio Bonifazi (centrosinistra) con il 45,8%, mentre Mario Lolini (centrodestra) è al 35,2%.
Ad Arezzo (95 sezioni su 97) è sindaco Giuseppe Fanfani (centrosinistra) è al 51,1%, Grazia Sestini (centrodestra) al 26,4%.
A Ravenna (158 sezioni su 165) eletto Fabrizio Matteucci (centrosinistra) al 54,9%, davanti a Nereo Foschini (centrodestra) al 21,4%.
A Rimini ballottaggio tra Andrea Gnassi (centrosinistra) conduce con il 37,9%, Gioenzo Renzi (centrodestra) insegue con il 34,7%. Il grillino Luigi Camporesi ha avuto l'11%.
Fermo elegge sindaco Nella Brambatti (centrosinistra) al 51,4%, con Ester Maria Rutili (centrodestra) che riporta il 26,7%.
A Salerno (136 sezioni su 152) plebiscito per il sindachissimo Vincenzo De Luca (Liste civiche, Sel, Psi) con il 74,4%, Anna Ferrazzano (centrodestra) è al 17,3%.
A Caserta (59 sezioni su 89) Pio Del Gaudio (centrodestra) è al 51,1%, Carlo Marino (centrosinistra) al 26,8%.
A Benevento (59 sezioni su 72) conduce Fausto Pepe (centrosinistra) con il 51,9 contro Carmine Nardone (centrodestra) al 30,7%.
Barletta (73 sezioni su 97) vede in testa Nicola Maffei (centrosinistra) al 55%, mentre Francesca Mariagrazia Vitobello (centrosinistra) è al 31,3%.
A Reggio Calabria (90 sezioni su 217) Demetrio Arena (centrodestra) è al 57,3%, Massimo Canale (centrosinistra) al 28,2%.
A Catanzaro (72 sezioni su 90) è in testa Michele Traversa (centrodestra) con il 61,6% contro il 32,8% di Salvatore Scalzo (centrosinistra).
Cosenza (54 sezioni su 82). Mario Occhiuto (centrodestra) è al 45,5%, Enzo Paolini (Idv, Sel, Verdi) al 25,9%, Salvatore Perugini (centrosinistra) al 16,1%.
A Crotone (60 sezioni su 74) Peppino Vallone (centrosinistra) conduce con il 35,4%, Dorina Bianchi (centrodestra) è al 20,2%, Pasquale Senatore (liste civiche) al 17,9%, Giusy Regalino (liste civiche) al 17,1%.
A Cagliari (122 sezioni su 175) conduce Massimo Fantola (centrodestra) con il 45%, Massimo Zedda(centrosinistra) è al 44,8%.
Carbonia (11sezioni su 32) vede Giuseppe Casti (centrosinistra) al 60,5%, mentre Antonello Mereu (centrodestra) al 23,6%.
A Iglesias (21 sezioni su 33) è in vantaggio Ginetto Perseu (centrodestra) con il 49,7, Marta Testa (centrosinistra) ha il 46%.
Olbia (5 sezioni su 48) vede Gianni Giovannelli (centrosinistra) in testa al 52,5%, mentre Settimo Nizzi (centrodestra) è al 42,8%
A Villacidro (14 sezioni su 14) Maria Teresa Pani (centrosinistra) eletta sindaco con il 48,73%, Antonio Silanos (lista civica Anch'io per Villacidro) al 34,82%.
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