Migranti, Salvini fa il guastatore e frena Conte nella trattativa Ue

Migranti, Salvini fa il guastatore e frena Conte nella trattativa Ue
di Alberto Gentili
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Giovedì 28 Giugno 2018, 11:31
Partita difficile oggi a Bruxelles per Giuseppe Conte. Il premier italiano ha ripreso il filo del dialogo con Angela Merkel ed Emmanuel Macron per evitare l’isolamento, provare a incassare qualche risultato sul delicato fronte dei migranti e ottenere (sottobanco) un po’ di flessibilità in più sui conti pubblici per poter realizzare il reddito di cittadinanza.

Per questa ragione, pur senza deporre l’arma del veto sulle conclusioni del Consiglio europeo e sui 3 miliardi che costituiscono la seconda tranche di aiuti alla Turchia che dal 2015 ha sbarrato la rotta balcanica dei migranti in nome e per conto della Germania, Conte sta trattando con i partner. In primis sul riconoscimento del principio della “responsabilità condivisa” nei salvataggi in mare degli immigrati.

Principio che permetterebbe di superare di fatto i vincoli del regolamento di Dublino, in quanto porterebbe all’apertura di tutti i porti europei oppure all’impegno di redistribuire immediatamente i profughi salvati in mare e portati nei porti italiani o maltesi.

Non a livello europeo, viste le resistenze di Austria, Danimarca, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Repubblica Ceca, Paesi Baltici. Ma in base a un accordo tra “volenterosi”: una sorta di cooperazione rafforzata (come lo sono l’euro e Schengen) per la redistribuzione dei migranti. In cambio di queste aperture, Conte sarebbe disposto a riprendere in Italia i migranti che sono stati registrati da noi, ma sono poi fuggiti nei Paesi del Nord Europa: i famosi movimenti secondari che rischiano di innescare la caduta della Merkel a Berlino per mano del leader della Csm bavarese Seehofer.

Ebbene, a Matteo Salvini - che di Seehofer è amico - però questo approccio  non piace. Il vicepremier fa sapere di essere «in perfetta sintonia» con Conte. Ma al tempo stesso dice no alla redistribuzione, no a risolvere il problema dei movimenti secondari, rivendica la chiusura di tutti i porti. E soprattutto rifiuta qualsiasi scambio per «presunti aiuti economici, flessibilità o altro».

Del resto a Salvini non interessa nulla di avere piu risorse per attuare il reddito di cittadinanza caro ai 5stelle. Infine, tanto per gradire, Salvini continua a martellare Macron. Anche oggi il leader leghista ha messo a verbale, rinnovando l’attacco sferrato ieri: «Ma voi avete mai visto qualcuno che accarezza il Papa???». È la domanda che il ministro dell'Interno e leader della Lega rilancia postando su Twitter la foto del presidente francese che, al termine dell'udienza di martedì in Vaticano, protende le mani verso Papa Francesco, accarezzandolo sul viso.

E ieri sul tema aveva detto: «Macron fa il matto perché è al minimo della sua popolarità nel suo paese.
Siamo di fronte a uno che accarezza il Papa, è la prima volta che vedo qualcuno che accarezza il Pontefice».
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