Landini: il governo non difende gli interessi dei lavoratori, Renzi non va da nessuna parte

Landini: il governo non difende gli interessi dei lavoratori, Renzi non va da nessuna parte
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Domenica 2 Novembre 2014, 16:09 - Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 08:08
«Oggi non voglio impegnarmi in politica, voglio rappresentare i lavoratori» ha detto Maurizio Landini a "Mezz'ora" di Lucia Annunziata su Raitre.



Landini: contro il lavoro Renzi non va da nessuna parte. «L'unico modo per far cambiare l'idea al governo è di convincerlo che noi abbiamo la maggioranza dei consensi - ha detto Landini - Bisogna convincere Renzi che contro il lavoro non va da nessuna parte. Gli interessi delle persone che per vivere devono lavorare e che in questo

Paese sono ancora la maggioranza non sono oggi l'interesse generale di questo Paese e non sono dentro alle politiche del governo».




«Su Renzi ho cambiato idea quando ha scelto Confindustria». «Su Renzi ho cambiato idea quando ho capito che lui scelse le politiche di Confindustria e di seguire quello che gli chiedeva l'Ue - ha detto il segretario Fiom - Quando incontrai Renzi parlammo di articolo18. Lui mi disse che l'Europa premeva su di lui e io gli dissi che se avesse toccato l'articolo 18 avrebbe aperto la strada per un conflitto nel Paese. All'inizio diceva di voler cambiare Paese e io dissi "cambiamolo insieme"».



«Renzi chieda la fiducia, noi non ci fermiamo». «Il governo può anche chiedere e ottenere la fiducia, certo che se la chiede l'avrà - dice Landini - Ma noi non abbiamo alcuna intenzione di fermarci perché in gioco non c'è solo l'art. 18. Metteremo in campo qualsiasi azione possibile sindacale e legale dentro e fuori le fabbriche. Il governo si è messo d'accordo con Confindustria, ma Confindustria deve sapere che sulla strada di questa politica di riduzione dei diritti e dei salari non avrà vita facile».



«Doppio sciopero Fiom».
«Lo sciopero generale di 8 ore della Fiom sarà articolato con due manifestazioni - dice Landini - Una che riguarderà il Nord e il Centro-Nord con una manifestazione a Milano il 14 novembre. E una che riguarderà il Sud e il Centro-Sud e che avrà una manifestazione a Napoli il 21 novembre».



«In piazza siamo stati aggrediti». «Il problema per me non sono i poliziotti che erano in piazza ma chi gli ha dato l'ordine di andare in assetto anti sommossa» - sostiene Landini tornando sugli incidenti dei giorni scorsi a Roma in occasione del presidio dei lavoratori dell'Ast di Terni davanti all'Ambasciata tedesca - Noi in quella piazza siamo stati aggrediti e non a caso abbiamo avuto dei feriti.
Noi non abbiamo alzato un dito. Abbiamo evitato che succedessero casini e problemi. Abbiamo manifestato e abbiamo impedito che degenerasse la situazione. Mi assumo la responsabilità di avere garantito anche l'ordine pubblico. Io voglio essere garantito dalla polizia di poter manifestare. Io pago le tasse per garantire che ci siano anche degli organi della polizia che applicano anche i principi della costituzione dentro il quale c'è anche il mio diritto di poter manifestare democraticamente e non di essere colpito».
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