Matteoli, dalla destra alla sinistra tutti ai funerali dell'ex ministro

Matteoli, dalla destra alla sinistra tutti ai funerali dell'ex ministro
di Mario Ajello
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Giovedì 21 Dicembre 2017, 15:21 - Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 19:23

Destra, sinistra, centro. Tutti al funerale di Altero Matteoli, l'ex ministro di centrodestra (dal Msi ad An, dal Pdl a Forza Italia) scomparso l'altro giorno a 77 anni  in un incidente automobilistico sull'Aurelia. In fondo alla chiesa, Santa Maria sopra Minerva, in nero e su tacchi alti c'è Maria Elena  Boschi. Più in là Mara Carfagna. Gli ex Msi, a parte Fini che è andato alla camera ardente, ci sono tutti e tutti riuniti, anche se politicamente ormai sono sparsi, per Matteol. Del quale nessuno ha mai potuto dire male  anche in vita. E il cardinale Re, che celebra la funzione: "Matteoli era corretto e rispettoso nei confronti di tutti, anche verso chi non la pensava come lui". Questo spiega perché diversi esponenti di centrosinistra sono presenti in chiesa: il ministro Delrio, titolare dei Trasporti come lo è stato Matteoli ("Persona competente è capace"); il senatore dem Sposetti e i colleghi Esposito e Margiotta; il presidente del Senato, Pietro Grasso, ora leader di Liberi e Uguali; mentre Renzi e Gentiloni sono andati alla camera ardente.

E la destra? Commozione, tanta, e personaggi di ogni stagione è tendenza post missina: Gasparri e La Russa, la Meloni e Gramazio detto Er Pinguino, l'ex senatore Marcello De Angelis, ora capo di gabinetto del presidente della Croce rossa internazionale Francesco Rocca, Ronchi e Urso, Bocchino e Rampelli, Landolfi, Augello e tanti altri. "Non girava con  l'autista, non aveva la scorta, guidava lui ed è andata terribilmente", dicono tutti affranti. Commosso Denis Verdini, uno dei primi ad esse arrivato alla chiesa: "Quanto ricordi. Trent'anni di amicizia". Tra due toscani veraci. Gianni Letta nelle prime file, e Tajani, Casini, Schifani, Romani, Prestigiacomo, Rotondi, Viceconte ("La lealtà, questo il suo grande pregio, ti diceva le cose in faccia"), Lupi, Bonaiuti, Fitto,mGelmini. E tantissimi altri, anche non politici:  come Giovanni Malagò; l'ex Finmeccanica e Trenitalia, Mauro Moretti. Il ricordo di Matteoli li ha riuniti  tutti, ed è raro trovare un personaggio come l'ex ministro della destra diventata berlusconiana, che ha fatto del dialogo la cifra personale, quando invece dovrebbe essere la cifra anche di tutti gli altri.
 

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