Naturalmente anche alle verifiche previste per coloro che nei 30 giorni precedenti alla donazione sono stati in Paesi esteri. Da medico e donatore, oltre che da sindaco, trovo oltraggioso che qualcuno voglia speculare sul mio gesto teso a sensibilizzare i cittadini a donare, vista anche la carenza di circa 30mila sacche in città ogni anno. Sarà mia cura querelare il consigliere regionale Francesco Storace che ha definito 'un inganno e un abusò la mia donazione e gli organi di stampa che daranno spazio a questa notizia diffamante oltre che inesatta». Così in una nota il sindaco Ignazio Marino.
IL CONTROATTACCO
«La diffamazione consumata dal sindaco Marino ai danni di Storace, che viene additato, da un medico, all'opinione pubblica quale soggetto che presenta profili di rischio che possono precludergli una donazione di sangue, oltre a comportare una grave violazione della normativa sulla privacy con particolare riguardo ai dati della salute (i più sensibili e protetti), sarà oggetto di una querela per violazione delle norme penali che, nelle prossime ore, sarà depositata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma».
Lo rende noto il legale di Francesco Storace, Marco Di Andrea.
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