Marò, manifestazione di Fratelli d'Italia: «Se non li liberate voi, ci pensiamo noi»

La manifestazione di Fratelli d'Italia per i marò (Foto Omniroma)
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Lunedì 13 Gennaio 2014, 19:23
​Slogan, cartelli e striscioni, inno di Mameli e poi un coro intermittente: Mar liberi, mar liberi!, ma anche Se non lo fa il governo, lo faremo noi.... Così si sono presentati un centinaio di manifestanti di Fratelli d'Italia prima alla Galleria Sordi e poi sotto Montecitorio per esprimere solidarietà a Salvatore Girone e a Massimiliano Latorre. In prima fila, Ignazio La Russa, Guido Crosetto, Fabio Rampelli, Gianni Alemanno con diversi esponenti di Prima l'Italia, l'ex ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata. La Russa si è rivolto al presidente della commissione Esteri della Camera Fabrizio Cicchitto perchè assuma l'iniziativa di una missione parlamentare in India, e ha chiesto che «si faccia luce su chi dette l'ordine alla nave di attraccare nel porto indiano e come si è arrivati, dopo che Terzi era riuscito a riportare i fucilieri in Italia, a rimandarli in India, lasciando di stucco le stesse autorità indiane... Siamo pronti a chiedere una commissione d'inchiesta». Per La Russa, che si dice pronto a candidare i fucilieri alle europee, il premier Enrico Letta e il ministro degli Esteri Emma Bonino devono mettere in campo il peso di tutto il sistema Italia, «mobilitando l'opinione pubblica, le categorie, le organizzazioni internazionali. Attenzione, non vorremmo che di qui a qualche giorno il governo indiano escludesse la pena di morte per rimpiazzarla con l'ergastolo... Cosa succederà allora, il nostro governo canterà vittoria?». Fabio Rampelli insiste: «Chiediamo al governo quali iniziative intenda assumere per riportare a casa i nostri soldati, dopo che per l'irresponsabilità del governo Monti sono stati fatti rientrare in India». E Crosetto, rincara la dose: «Anche la Nato, l'Onu e l'Unione Europea devono farsi carico della questione». Per l'ex capo della Farnesina, Giulio Terzi, i soldati vanno riportati «subito in Italia, senza processo, perchè quel processo è illegittimo».
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