Madia: «Aumentiamo le tutele contro la precarietà»

Marianna Madia
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Domenica 21 Settembre 2014, 12:19
​Noi andiamo a unificare, a semplificare, in una situazione in cui chi si affaccia sul mercato del lavoro non sa neanche quali sono i propri diritti o cosa pu chiedere.



Viene creato uno zoccolo duro di diritti per queste persone, e agli altri non viene tolto nulla». Il ministro della Pa Marianna Madia, intervistata dal Messaggero, assicura così che con il nuovo modello di disoccupazione nessuno perderà dei diritti. Nel testo del governo «si parla di dare dei diritti, delle tutele crescenti, a chi oggi lavora come precario o il lavoro non riesce proprio a trovarlo. Poi verranno stanziate risorse per la riforma degli ammortizzatori sociali».



«Garantiremo un salario minimo e alle donne la possibilità di una vera tutela della maternità». Sul contratto a tutele crescenti «vedremo come i vari punti saranno definiti in dettaglio nei decreti attuativi». Il reintegro? «La mia generazione» dice Madia «non sa cosa sia». Si sofferma sullo scontro con il sindacato e al giornalista che le chiede se esistano margini di dialogo, in particolare con la Cgil, risponde: «per noi il confronto è aperto, ci aspettiamo proposte concrete e innovative.



Quando sono arrivate non abbiamo avuto problemi a recepirle». «Quello che non capisco è il posizionamento tattico, preventivo». Infine torna sui dipendenti pubblici e non esclude la possibilità di sboccare scatti e progressioni di carriera: «vedremo che margini finanziari ci saranno nella legge di Stabilità: io di certo sono favorevole. E anche per quanto riguarda i contratti, mi rendo conto che il blocco non può andare avanti all'infinito».
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