A seguito del caso, il M5S ha annunciato l'espulsione di Sassi.
«Ho sbagliato e adesso sono pronto, giustamente, a pagarne le conseguenze», ha scritto Sassi, in una nota in cui si scusa e assicura «in questi anni, ho restituito tutto quanto era nelle mie possibilità, mese dopo mese». Non è escluso che stia valutando di dimettersi dall'incarico di consigliere regionale.
«Vi devo delle scuse.
Senza giri di parole. So - dice Sassi in un post - di aver profondamente deluso con il mio comportamento i nostri attivisti, i miei colleghi, tanti amici, tutti gli elettori del MoVimento 5 Stelle». «Pur avendo raggiunto in questi anni l'obiettivo di tagliare gli stipendi di tutti i consiglieri regionali dell'Emilia-Romagna, e di cui tutti dovremmo andare orgogliosi, per ragioni personali non sono riuscito ad onorare a pieno l'impegno delle mie restituzioni. Una cosa di cui di certo non ne vado fiero», prosegue.
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