M5S, Casaleggio: «Vicenda hacker gravissima, movente è politico»

Denuncia per accesso abusivo e ricettazione
di Stefania Piras
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Martedì 15 Agosto 2017, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 00:20

«Ci sono entrati dentro casa per colpire il M5S: è un chiaro crimine politico». Eccola la risposta del Movimento 5 stelle agli attacchi hacker di Rouge0. Arriva a due settimane dalle scorribande dei pirati informatici che sono riusciti a introdursi nei database pentastellati.

Casaleggio ha denunciato tutto alla polizia postale e se fosse accertato che i dati trafugati e pubblicati dagli hacker sono stati venduti chiede che si proceda oltre al reato di accesso abusivo del sistema informatico (reato che si aggrava se a commetterlo è una persona interna al sistema che abusa della sua posizione) anche per il reato di ricettazione.

Sul blog di Beppe Grillo è comparso un post firmato dall'associazione Rousseau, e quindi da Davide Casaleggio, molto duro nei confronti degli hacker definiti "sicari informatici" che agiscono a scopo politico. Si parla appunto di «attacchi criminali» da parte di sicari informatici «che si sono palesati con il nome di R0gue_0». «Questi criminali hanno violato il sistema di sicurezza del Sistema Operativo Rousseau - si legge - hanno avuto un accesso illegale a dati, hanno pubblicato alcuni di questi, hanno affermato di averli messi in vendita per 0,3 bitcoin (circa 800 euro) e successivamente di averli venduti. Abbiamo denunciato questi atti criminali alla polizia postale e chiesto loro che "vengano accertate eventuali responsabilità, ad esempio a titolo di ricettazione ex art. 648 cp, da parte di eventuali acquirenti, a qualsiasi titolo, di quanto illecitamente sottratto dal sito Rousseau"».

Non è un lavoro da scripkiddie, da nerd qualunque, precisa Casaleggio: «Non si tratta di uno scherzo o di una ragazzata, ma di atti criminali che hanno rilevanza penale. E' come se la porta di casa di Rousseau fosse stata forzata da dei ladri professionisti che hanno fatto razzia di quanto trovato all'interno dell'abitazione. Purtroppo non sono stati colti in flagrante, ma ciò non toglie gravità al loro atto».

Il leader del M5S fa capire che non c'è differenza tra hacker buoni e cattivi: «Ci saremmo aspettati solidarietà da parte di tutti - prosegue il comunicato - ma questa non è arrivata da nessuna parte. I partiti si sono distinti solo per uno squallido sciacallaggio politico con dichiarazioni, in particolare di esponenti del Pd, completamente fuori da ogni logica e senza mai prendere le distanze dagli atti criminali che il MoVimento 5 Stelle ha subito. Anche i media si sono distinti per una totale incomprensione del fenomeno (si spera che non sia complicità), arrivando a dipingere questi criminali informatici come degli eroi con tanto di interviste sui principali quotidiani nazionali. Se un topo d'appartamento avesse svaligiato la sede del Pd e poi venduto la merce rubata avrebbe ricevuto lo stesso trattamento? Si fatica davvero a crederlo».

Si lavora anche a ferragosto per riparare le falle, scrive Casaleggio: «I dati che sono stati divulgati dall'hacker si sono dimostrati comunque privi di fondamento, come dimostra la finta donazione di un milione di euro da parte del segretario del Pd. Gli unici dati reali sulle donazioni sono quelli che sono stati pubblicati assieme al bilancio dello scorso anno dell'Associazione Rousseau. In futuro non commenteremo più altri dati che dovessero essere rilasciati. In questo momento stiamo prendendo tutte le misure necessarie affinché non si ripetano situazioni del genere e siamo al lavoro anche in questo giorno di festa».

Infine un ragionamento più politico, perché è politico secondo il presidente dell'associazione Rousseau il movente dell'hacker Rouge0 che potrebbe anche avere precisi mandanti: «Invitiamo tutti a non sottovalutare quanto accaduto. Il fine di questo crimine è chiaramente politico e volto a colpire il MoVimento 5 Stelle. I sicari informatici hanno svenduto i dati che hanno rubato per appena 800 euro, nonostante abbiano affermato che stessero lavorando da mesi alla loro acquisizione
». Se l'hacker voleva guadagnare soldi facili avrebbe alzato la posta chiedendo di pagare un riscatto economico per quei dati. Ma non è stato così, ecco perchè secondo Casaleggio si tratta di un crimine politico: « L'Associazione Rousseau non ha ricevuto nessun ricatto di tipo economico per evitare la diffusione dei dat - scrive- Non è quindi una motivazione economica quella dietro l'operato dei ladri informatici. L'unica motivazione che siamo in grado di decifrare è quella politica, visto che questi criminali hanno cercato solo la ribalta mediatica, subito concessa da giornali e tg compiacenti e ribadita dalle dichiarazioni di sostegno dei partiti politici, dai quali purtroppo non è arrivata nessuna parola di condanna».

«Siamo però consapevoli che più ci avvicineremo alle elezioni e più gli attacchi, anche di questo tipo, si intensificheranno - conclude il post in cui si invitano gli attivisti a continuare a donare contributi economici per supportare anche la sicurezza di Rousseau - Continueremo a lavorare per garantire la massima sicurezza possibile e un monitoraggio costante.

Vogliamo che i colpevoli siano individuati, che paghino per i crimini commessi e che indichino gli eventuali mandanti. Chiediamo ai giornalisti che hanno intervistato i criminali informatici di dare tutte le informazioni possibili alla polizia postale: ogni dettaglio può essere importante per giungere all'identificazione dei colpevoli. Grazie infine a tutti coloro che ci sono stati vicini in questo momento difficile, non lo dimenticheremo. Continuate a sostenere l'Associazione Rousseau con una donazione che ci permetterà di migliorare ancora la sicurezza del sistema operativo».

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