Legittima difesa, Salvini accelera: al via in Senato il ddl del Carroccio

Legittima difesa, Salvini accelera: al via in Senato il ddl del Carroccio
di Valentina Errante
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Martedì 17 Luglio 2018, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 17:00
«Difesa sempre legittima». Il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini lo aveva assicurato in campagna elettorale e adesso, proprio nel giorno in cui esplode la polemica per l'accordo sottoscritto dal leader della Lega con l'associazione D-477, che difende gli interessi dei «detentori legali di armi», arriva la notizia che, domani, la commissione Giustizia del Senato, comincerà a esaminare il disegno di legge presentato da Massimiliano Romeo pochi giorni fa. Primo articolo: modifiche all'articolo 52 del codice penale. Ossia la legittima difesa. Il disegno prevede anche l'aggravamento delle pene per i reati di furto e rapina.

Misure che potrebbero aprire delle fratture anche all'interno del Governo. E che comunque faranno discutere. Qualche settimana fa, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, sosteneva non fosse una priorità.

DIFESA LEGITTIMA
«Si considera che abbia agito per difesa legittima colui che compie un atto per respingere l'ingresso o l'intrusione mediante effrazione o contro la volontà del proprietario o di chi ha la legittima disponibilità dell'immobile, con violenza o minaccia di uso di armi da parte di una o più persone, con violazione del domicilio, ovvero in ogni altro luogo ove sia esercitata un'attività commerciale, professionale o imprenditoriale».

PENE PIÙ SEVERE
Il ddl prevede anche un aumento di pene per il furto in appartamento o in un luogo privato, si passa dalla reclusione da uno a sei anni, finora prevista, a condanne da cinque anni a otto anni e multe che vanno da euro 10.000 a euro 20.000. E le stesse pene sono previste anche per un semplice scippo. La pena sarà invece tra i sei e i dieci anni (e la multa tra 20.000 a euro 30.000) se il reato è aggravato. La sospensione condizionale della pena è tra l'altro subordinata al pagamento integrale dell'importo dovuto per il risanamento del danno alla persona offesa.

L'UE
Intanto è all'esame del Parlamento un decreto legislativo per dare attuazione alla direttiva europea sul «controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi»: un tema delicato, secondo gli stessi deputati delle commissioni parlamentari (Affari costituzionali in primis e Politiche Ue) che lo devono esaminare e hanno deciso di procedere ad un ciclo di audizioni prima di mettere a punto il parere consultivo al governo.
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