Legge di stabilità, Letta: positivo l'incontro con sindacati. Camusso: mancano le cifre

Susanna Camusso
2 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Ottobre 2013, 22:20 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 13:48
ROMA - Il premier Enrico Letta definisce positivo l'incontro con le parti sociali e, spiegano fonti di Palazzo Chigi, ora bisogna assolutamente recuperare il tempo perduto a causa della crisi politica e procedere «a ritmi forzati» sulla legge di stabilità. Il premier Enrico Letta ha confermato che l'intervento sulla riduzione del costo del lavoro sarà al centro della legge di stabilità con un mix di misure a vantaggio sia dei lavoratori che delle imprese. L'intervento, spiegano fonti di Palazzo Chigi, sarà finanziato con tagli alla spesa pubblica. La riduzione dei costi del lavoro, ha spiegato il presidente del Consiglio, si articolerà in un mix di interventi a vantaggio sia dei lavoratori per appesantire le buste paga sia delle imprese per alleggerire i costi. Nel corso dell'incontro con i sindacati è stato anche affrontato il tema della politica industriale come uno dei punti cruciali per rilanciare la crescita.



I sindacati. «In assenza di cifre e di proposte concrete si tratta solo di intenzioni», dice la leader della Cgil, Susanna Camusso, dopo l'incontro con il premier sulla Legge di stabilità e sulla richiesta di tagliare le tasse sul lavoro. «Tutto quello che abbiamo letto sui giornali non esiste: siamo di fronte a una pagina bianca, nessuna cifra. «L'impressione è che abbiamo perso un mese», sottolinea Camusso, riferendosi al tempo passato dal documento di Genova e dalla richiesta di un confronto con il governo. «È stata riconfermata l'intenzione del presidente del Consiglio di dare un segno chiaro verso il lavoro, ma in assenza di cifre e di proposte concrete si tratta solo di intenzione». C'è la «necessità di dare un segno significativo» in termini di riduzione della pressione fiscale sul lavoro, insiste Camusso. «Abbiamo sollecitato - aggiunge - che i prossimi giorni siano caratterizzati da ulteriori appuntamenti che ci permettano di valutare delle proposte».
© RIPRODUZIONE RISERVATA