Alternativa popolare dice quindi no a un decreto sulla legge elettorale. «Votando a scadenza naturale, cioè tra nove mesi - ha sostenuto il leader di Ap - non c'è la necessità né l'urgenza di fare un decreto. Se in Consiglio dei ministri ci venisse proposto un decreto in materia avremo una posizione contraria dal punto di vista politico e delle regole costituzionali».
Quanto alla possibilità di varare una legge elettorale dopo lo stop al Fianum, Alfano ha rilevato: «Si riparta dalla maggioranza di governo che è l'unica che ha garantito l'approvazione di una legge elettorale in questa legislatura, l'Italicum, altrimenti ce ne faremo una ragione. Le due leggi ci sono già. Una legge per andare a votare c'è già basta fare degli aggiustamenti tecnici. Nel 2018 si può andare a votare con questa legge. Se si vuole fare un processo di armonizzazione tra i due sistemi di Camera e Senato noi siamo pronti a patto che sia garantita la governabilità e la rappresentanza».
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