Lega, muore la deputata neoeletta Rosy Guarnieri. Salvini: «Aiutaci da lassù»

Lega, muore la deputata neoeletta Rosy Guarnieri. Salvini: «Aiutaci da lassù»
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Domenica 11 Marzo 2018, 14:43 - Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 19:58
A una settimana esatta dal voto che l'aveva eletta alla Camera è morta nell'ospedale di Pietra Ligure Rosy Guarnieri, un pilastro della Lega in Liguria. La Guarnieri era nota per il suo carattere deciso e determinato, apprezzata dai competitor per la sua tenacia ma anche per il suo fair play politico. Si è spenta a 66 anni per una «malattia bastarda» come l'ha definita Matteo Salvini, che l'ha ricordata nel suo intervento alla scuola politica della Lega. Lascia un marito e due figlie ma soprattutto il ricordo di una lunga carriera politica ad Albenga, lei che era siciliana di Villalba, in provincia di Caltanissetta. Il suo apice lo aveva raggiunto nel 2010 quando venne eletta sindaco di Albenga, mettendo a segno in un colpo solo due record: prima donna primo cittadino della città e prima eletta con il Carroccio, per la cui militanza le era stato dato il soprannome di «zarina verde».

Leghista della prima ora, la Guarnieri prese decisioni controcorrente: da sindaca leghista fece inaugurare nel 2013 la più grande moschea della Liguria, atto che le procurò molto critiche interne che portarono al suo decadimento. «Per le mie idee che rivendico con orgoglio so essere stata dipinta come un'appartenente a un movimento razzista. Niente di più falso, lo abbiamo dimostrato con le parole e con i fatti», disse in quella occasione. Non stupiscono quindi le parole con cui la ricorda Abdelaziz Sofi a nome della Comunità Mussulmana di Albenga: «La notizia della scomparsa della sindaca Rosy Guarneri ci colpisce dolorosamente. Ricordiamo con gratitudine il clima di collaborazione che abbiamo potuto stabilire con lei e la sua amministrazione».

Unanime il cordoglio del mondo politico, della sua coalizione ma anche dei suoi avversari, incluso quello col quale si è scontrata direttamente nel collegio proporzionale Imperia, Savona, Genova Sestri. «Da lei - scrive Franco Vazio del Pd - mi ha diviso una profonda distanza di vedute politiche.
Una distanza però che, anche nei momenti e negli scontri politici più aspri, mai ha fatto venire meno un profondo e reciproco rispetto».
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