L’elezione dei presidenti delle Camere ha seguito tale modalità e la trattativa per la composizione di una possibile maggioranza continua sulla linea tracciata. Con Matteo Salvini che dichiara ogni mezz’ora, il Pd una volta al giorno per ripetere che “non tratta”, mentre Luigi Di Maio prende carta e penna per tranquillizzare quelli che una volta invocavano trasparenza e scatolette di tonno da aprire e che ora non vogliono unirsi al centrodestra anche perché non hanno ancora digerito il voto che hanno dovuto dare all’azzurra Casellati.
Un enorme grande fratello sembrano le trattative in corso dove ogni tanto qualcuno esce ed entra dalla casa come se fosse soltanto un ospite e non tra coloro che dovrebbero contribuire alla soluzione. Quanto durerà questo spettacolo è difficile dirlo, ma è certo che ad un certo punto “Il pubblico” comincerà a rumoreggiare.
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