Lega, Bongiorno: «Mai parlato di ministeri con Salvini»

Lega, Bongiorno: «Mai parlato di ministeri con Salvini»
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Sabato 27 Gennaio 2018, 18:49 - Ultimo aggiornamento: 20:01
«Con Salvini ho parlato di quello che vorrei fare per la giustizia e per la sicurezza, delle leggi che potrebbe fare il centrodestra per far ripartire la giustizia e sui clandestini ma non ho mai parlato di ministeri». Lo ha detto a "L'Intervista" di Maria Latella (Skytg24) l'avvocato Giulia Bongiorno, candidata con la Lega.

«Il termine "razza" usato da Fontana è stato un lapsus ma se queste affermazioni sono fatte da un leghista li si accusa perché sarebbero state state volute - ha continuato Bongiorno - Condivido quanto dice Legnini (vicepresidente del Csm) in merito al pericolo di un nuovo razzismo dovuto al fatto che spalancando le porte a qualunque immigrazione le persone normali non riescono a distinguere tra gli immigrati regolari e gli irregolari. Si crea caos e confusione. Alcuni di questi soggetti provengono da territori in cui la donna è considerata essere inferiori, nelle loro case vi sono violenze e abbiamo importante anche questo».

«Rivendico una coerenza politica: a me ha offerto la candidatura Fini nel 2006. Poi che Fini abbia fatto una serie di percorsi, a me interessa poco, io sono un soldato, è lui che ha cambiato etichetta. Non ci sono stati cambiamenti personali», ha detto la Bongiorno, «Io personalmente credo sia giunto il momento di essere più presenti in Europa, ci sono una serie di leggi che consentono di scegliere il luogo in cui fare seguire la pena se un soggetto ha consumato il reato altrove, e l'Italia viene sempre scelta come paese in cui espiare: siamo diventati una lavanderia giudiziaria». Alla Latella che le chiedeva se secondo lei Gianfranco Fini avrà un futuro politico, l'avvocato Bongiorno ha risposto: «Reputo scorretto parlare di una persona che sta affrontando una vicenda giudiziaria e non sono il suo avvocato». Quanto alle polemiche per la frase su Giulio Andreotti, Bongiorno ha precisato di non aver mai detto «che Andreotti avrebbe votato o non votato Lega: ho detto che, in un confronto con Andreotti su quello che sono io, non credo che conoscendomi, avrebbe detto 'tu ci stai male in quella Legà ma non ho espresso un giudizio su quello che avrebbe potuto pensare Andreotti che oggi avrebbe 99 anni. Tra me e il presidente c'era un rapporto anche umano».

Infine, sull'avvocato Ghedini che sarebbe stato il suggeritore della candidatura di Bongiorno nella Lega, ha affermato: «Con Ghedini c'è un rapporto umano bello, è una persona che stimo, fa parte di quei soggetti che sembrano più antipatici di quanto siano. Escludo che abbia suggerito a Salvini la mia candidatura. Semmai me l'hanno suggerita i giornalisti: quando facevo interventi, mi dicevano "stia attenta, questa cosa l'ha detta già Salvini" e questo ha suscitato in me curiosità. Io ho visto che Salvini ha le idee chiare su cosa bisogna fare».

In merito all'episodio dei fantocci con l'immagine della presidente uscente della Camera Laura Boldrini dato alle fiamme, la candidata ha detto: «A prescindere dal colore politico, chi consuma atti di violenza ha la mia condanna. Comunque i giovani padani hanno preso le distanze da quell'episodio, Salvini non lo ha voluto coprire, va condannato e io lo condanno fermamente». Bongiorno, esponente della Fondazione Doppia Difesa, ha aggiunto che «si sta alimentando un clima di odio» ed ha aggiunto che su alcuni episodi «sta indagando la procura». «È stupefacente che qualcuno si sia azzardato a lanciare accuse false guarda caso quando ho annunciato la mia candidatura. Quanto è stato scritto è falso, è stato fatto con superficialità e cattiveria. Noi prendiamo solo finanziamenti privati, sarebbe dovuto arrivare a marzo un finanziamento di 150 mila euro ma dopo la mia candidatura è stato detto che chi ci doveva finanziare non condivideva le idee di Salvini».

«Credo ci sia del razzismo nei confronti di Matteo Salvini, lui ha nitidezza di idee, ma da sinistra lo considerano un rozzo, come se solo loro possono avere idee limpide», ha quindi detto l'avvocatessa, «Mi hanno chiamato in tanti per dirmi di non candidarmi con Salvini, poi mi hanno ricontattato perché volevano incontrarlo». «Sulla Legge Fornero credo allora di non averla votata, sto dalla parte di Matteo Salvini, ma non credo sarò l'ago della bilancia con Berlusconi» ha concluso Bongiorno.
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