Alessandra Mussolini: «La mia missione era solo fermare la Meloni»

Alessandra Mussolini: «La mia missione era solo fermare la Meloni»
di Mario Ajello
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Mercoledì 8 Giugno 2016, 08:36
ROMA - Onorevole Mussolini, è depressa?
«E perché dovrei?».

Perché non è stata eletta al consiglio comunale.«Mica dovevo andare al Campidoglio, anche se ero capolista di Forza Italia».E allora perché si è candidata?
«La mia missione, per volere di Berlusconi , era un'altra. Impedire l'accesso della Meloni al ballottaggio. E siccome siamo riusciti a tenerla fuori, altro che depressa: io sono contenta. Anche se le elezioni, per Forza Italia e per Marchini, dovevano andare meglio». Quindi la sua è stata una candidatura di disturbo anti-meloniano e anti-lepenista? «Lo chiami come vuole. Io so soltanto che, quando ci sono le imprese scomode e difficili, Berlusconi chiama sempre me e io, che gli sono affezionata e fedele, non mi tiro indietro. Sono stata una samurai contro la Meloni».

O una kamikaze?
«Ho fatto una kamikazzata e l'obiettivo è stato colpito. Meloni e Salvini, a Roma, volevano fare la pelle a Berlusconi e diventare padroni di tutto il centro-destra italiano, ma non hanno fatto i conti con la kamikaze che li ha abbattuti. Oltretutto sono andati male anche nel resto d'Italia. Mentre noi, anche se non cantiamo vittoria, almeno però abbiamo fatto giustizia contro questa manovra anti-berlusconiana molto sgangherata». Ale la giustiziera? «Anche Storace aveva questo compito: pescare voti a destra e togliere ossigeno a Meloni. Lei ricorda che cosa ha detto il Papa?».

Ne dice tante.
«Se tu fai qualcosa contro mia mamma, così ha detto Bergoglio una volta, io ti tiro un cazzotto. Noi dovevamo prendere a pugni politicamente Melonie Salvini, e lo abbiamo fatto. Strike!».

Neppure un rimpianto per quanto siete andati male nelle urne?
«Questo, sì. Gasparri, Tajani, Bordoni hanno pensato solo a se stessi. Ma del resto accade sempre così nelle campagna elettorali. Mica pensi a portare i voti alla capolista. Anche stavolta è successo questo. E non faccio certo recriminazioni personali. Neppure mio voglio dilungare su tutte le bassezze che mi ha fatto la Meloni in questa campagna».

Per esempio?
«Lasciamo perdere. L'importante è che l'abbiamo rottamata. Berlusconi domenica notte mi ha telefonato e mi ha detto: brava Ale, tu ti sei sacrificata per fermare la Meloni e la Meloni è finita male».

E Forza Italia, no?
«Abbiamo preso una brutta botta, ma ci rifaremo».E ora lei che fa, magari vota per Giachetti come Bertolaso? «Bertolaso? Ma quello è un... Uno della società civile».

Lo dice come parolaccia?
«Ho detto in altre occasioni che cosa penso di Bertolaso. Ora penso a votare scheda bianca. Punto».

Molti berluscones, tendenza Nazareno, sotto sotto voteranno per Giachetti? «Spero di no».Altri di voi voteranno Raggi?
«Ma figuriamoci. L'ha vista? Somiglia a un'attrice da telenovela brasiliana anni 80. Le manca solo la rosa tra i capelli, e per il resto è come Sonia Braga ma più tristanzuola e bruttina. Poveretta».

Con Raggi sindaco, che Roma sarà?
«Non riuscirà a governare Roma. Lei ce la vede Sonia Braga sindaco?». Meglio lei o la Meloni? «Nessuna delle due. E la Meloni, invece di combinare altri guai, pensi soltanto a leccarsi le ferite».