Di Maio a Ischia: «Qui terremotati di serie C». Ira del Pd: «Ipocrita»

Di Maio a Ischia: «Qui i cittadini trattati come terremotati di serie C»
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Martedì 21 Agosto 2018, 19:19 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 14:09
Dopo una breve pausa, riappare Luigi Di Maio. Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo visitando Casamicciola e parlando al Consiglio comunale ha lanciato un j'accuse: «I cittadini di Ischia sono stati trattati come terremotati di serie C». L'occasione della visita nell'isola partenopea è il primo anniversario del terremoto registrato lo scorso anno. «Lavoreremo con il buonsenso», ha aggiunto Di Maio affermando di non essere venuto «a fare promesse sui tempi ma gli ischitani avranno un governo amico». 
Dopo aver compiuto un sopralluogo nella zona rossa accompagnata dai sindaci dell'isola, Di Maio ha aggiunto: «Dopo il terremoto dello scorso anno, calati i riflettori, Ischia è stata abbandonata. Ringrazio il premier Conte per la nomina del prefetto Schilardi e per aver deciso di essere a Ischia il prossimo 6 settembre, speriamo già con una bozza di decreto legge, se servirà. Così potremo dare le prime risposte ai sindaci».
Di Maio ha deposto una corona di fiori davanti alla Chiesa del Purgatorio, a Casamicciola, dove perse la vita Lina Balestrieri, la
«catechista amata da tutti», una delle due vittime del sisma che provocò anche 42 feriti. Un minuto di silenzio è stato osservato dopo la deposizione della corona. Per motivi di sicurezza la visita non è proseguita oltre come richiesto dalla figlia della seconda vittima - Marilena Romanini - che voleva mostrare a Di Maio la casa crollata dove è morta la mamma. Di Maio è infine entrato in un bar, prima ed unica attività che ha riaperto in Piazza Maio, ed ha preso un caffè in compagnia di un abitante del posto. Il bilancio del sisma che alle 20:57 del 21 agosto 2017 fece tremare l'isola per circa 8 secondi è di 2.405 sfollati (1.806 a Casamicciola, 562 a Lacco Ameno e 37 a Forio) e di 640 abitazioni, o unità abitative, completamente inagibili.
La reazione del Pd non è tardata ed è stata circostanziata: «Le dichiarazioni del ministro di Maio sul terremoto di Ischia sono scandalose e ipocrite», ha detto il deputato napoletano Gennaro Migliore, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari Costituzionali.
E ha spiegato: «Il governo ha rifiutato di introdurre nell'ultimo decreto terremoto un emendamento del Pd, a firma mia e dei colleghi Topo, Siani e De Luca, che estendeva anche all'isola d'Ischia i provvedimenti che erano previsti per le altre zone terremotate. I cittadini di Ischia sanno perfettamente che il ministro di Maio, peraltro eletto proprio in questo collegio, non ha mosso un dito affinché si intervenisse già nel decreto approvato a luglio. Questo è un governo nemico degli ischitani e le bugie di di Maio lo confermano».
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