I sospesi M5S si consultano sul da farsi

Verso l'ultimo giro di consultazioni
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Domenica 6 Maggio 2018, 20:18
Spettatori interessati del nuovo round di incontri domani al Quirinale saranno i parlamentari sospesi dal Movimento 5 Stelle e confluiti nel Maie, componente del gruppo Misto alla Camera. I 5 deputati grillini "ripudiati" sono Silvia Benedetti, Salvatore Caiata, Andrea Cecconi, Antonio Tasso e Catello Vitiello. A questi si aggiungono i senatori Maurizio Buccarella e Carlo Martelli, entrambi coinvolti nella vicenda delle restituzioni 'fakè e per questo scomunicati dal leader Luigi Di Maio. Dopo un primo incontro nei giorni scorsi, domani pomeriggio, dopo la sfilata delle delegazioni dei partiti al Colle, gli ex deputati grillini si incontreranno per tirare le somme e decidere quale linea tenere, sulla base degli elementi che emergeranno dalle nuove consultazioni per la formazione del governo. I riflettori sono puntati su Salvatore Caiata, indicato dagli ex deputati grillini come loro 'rappresentantè all'interno del Misto. Una specie di 'portavocè delle istanze del gruppetto di eletti. Le mosse dei 'sospesì del M5S restano sotto la lente di ingrandimento delle forze politiche, tutte alla ricerca di 'responsabilì da arruolare per le più svariate maggioranze. Evocati da Silvio Berlusconi a più riprese e oggetto del corteggiamento di tutti gli aspiranti scout per formare il governo, gli ex grillini non prendono posizione ufficialmente e guardano ai temi al centro dell'agenda del prossimo esecutivo. «La nostra bussola è il programma», afferma all'Adnkronos a taccuini chiusi uno dei 5 deputati eletti col M5S e ora nel Misto.

Al momento però il patron del Potenza Calcio Caiata non si sbilancia e preferisce restare in silenzio: «Appena sarà il momento chiariremo la nostra posizione», risponde così all'Adnkronos alla domanda su quale sarà l'orientamento della compagine degli ex grillini qualora dovesse vedere la luce un esecutivo 'di treguà. In questo momento nella compagine dei 'sospesì regna un clima di attesa. I parlamentari del Maie aspettano che sia trovata la quadratura del cerchio, poi passeranno all'analisi delle proposte dei vari partiti: «Innanzitutto - fanno sapere dal gruppo - bisogna capire a chi Mattarella darà l'incarico, perché ci sono troppe variabili in campo». «Il nostro - spiega un ex grillino - è un approccio attendista, con la fermezza di non doversi sentire per forza 'responsabilì alla vecchia maniera. Aspettiamo di sapere quale sarà il programma dell'eventuale governo e dove vuole andare a parare».

Le posizioni in campo e le relative sfumature però variano.
C'è chi dice di preferire un governo politico a un esecutivo di larghe intese o di tregua. «Questi governi non mi entusiasmano: i cittadini non si meritano un'altra esperienza come quella di Monti», rimarca un esponente del Maie, che aggiunge: «L'elettorato ha detto che il primo partito è il M5S e la prima coalizione è quella del centrodestra. Chi ha vinto deve essere messo nelle condizioni di provare a fare un governo politico». Tra gli ex grillini c'è anche chi preferisce rimanere fedele alla linea tracciata dal Movimento 5 Stelle, che finora si è detto indisponibile ad appoggiare un eventuale governo di tregua: «Io tengo quella linea lì. Se il Movimento decide di appoggiare un governo, lo appoggio; se decide di non appoggiare, non lo appoggio», ha detto chiaro e tondo all'Adnkronos il deputato Andrea Cecconi. Per avere una posizione unitaria non resta dunque che aspettare la giornata di domani, quando alle consultazioni dei partiti tra gli arazzi del Quirinale seguiranno quelle in forma ridotta degli ex grillini sui divanetti di Montecitorio.
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