Roma, Grillo diserta il processo a Favia, l'ex m5s “accusatore”

Beppe Grillo
2 Minuti di Lettura
Martedì 20 Marzo 2018, 00:24 - Ultimo aggiornamento: 21:06
«Stanno sfuggendo al processo che hanno voluto loro, anche oggi Beppe Grillo non si è presentato in Tribunale mentre io ero a Roma. E ormai certificato che quel che io sostenevo, ovvero che ci fosse un flusso di denaro poco chiaro tra il blog di Grillo e la Casaleggio associati é acclarato». Lo dice  Giovanni Favia, l'ex consigliere regionale M5S dell'Emilia Romagna querelato da Gianroberto Casaleggio per aver criticato l'opacità dei rapporti economici tra il blog di Grillo e la Casaleggio Associati.  Per Favia, la 'provà di «accuse assolutamente fondate» é data «dal fatto che oggi tutto il personale politico del M5S, dai parlamentari ai consiglieri - sottolinea l'ex 5 Stelle - debba versare soldi alla Casaleggio associati, e parliamo di un mucchio di soldi», accusa Favia puntando il dito contro i 300 euro che gli eletti devono versare all'associazione Rousseau.
Per questo, secondo Favia, il processo che lo vede sotto accusa finirà «in una bolla di sapone, non è un caso che sfuggano. Assurdo, prima mi querelano e poi evitano di presentarsi...».


Ieri, Beppe Grillo avrebbe dovuto presentarsi come testimone ma il leader M5S, che si trovava ieri a Villafranca di Verona per uno spettacolo, ha addotto un legittimo impedimento e il processo è stato rimandato al 9 luglio. Favia, espulso dal Movimento nel 2012 in seguito al fuori onda trasmesso da Piazzapulita in cui criticava la mancanza di democrazia interna, era stato querelato nel 2014 da Gianroberto Casaleggio per un suo editoriale, pubblicato sul quotidiano Il Tempo, in cui l'ex consigliere emiliano-romagnolo del M5s puntava il dito contro la scarsa chiarezza nei bilanci e parlava di «flussi finanziari non trasparenti tra la Casaleggio Associati e Grillo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA