Sui veti che ostacolano l'incarico di ministro del Tesoro all'economista eurocritico Paolo Savona Moscovici però non vuole prendere posizione. «Sono gli italiani che decidono il loro governo, quindi rispetto la legittimità democratica, e i ritmi democratici del Paese. Parlerò con l'interlocutore che mi daranno, che sarà il prossimo ministro italiano qualsiasi esso sia», ha detto Moscovici. «Non sta a me esprimere una preferenza - ha aggiunto -. Aspettiamo e non commentiamo annunci, parleremo con un governo che prenderà decisioni, cioè leggi e budget».
«Con focolai di tensione un po' ovunque bisogna mantenere i nervi saldi per gestire eventuali situazioni di crisi. L'abbiamo fatto con la Grecia e bisogna essere pronti a farlo in tutti i casi». Ma «ci sono due motivi che mi rendono ragionevolmente ottimista» sul fatto che l'Italia resti al cuore della zona euro, attivo e fedele al suo ruolo fondatore in Europa: «la sua storia e l'interesse», ha detto ancora il commissario europeo all'Economia.
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